Il gruppo consiliare di centrodestra chiede urgentemente una verifica tecnica sugli argini dell’Agna da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. La richiesta è formulata in una mozione che sarà presentata al consiglio comunale il 30 gennaio. L’Autorità di Bacino è un ente pubblico vigilato dal ministero della transizione ecologica che ha tra i suoi compiti anche la redazione del piano di gestione del rischio alluvioni e quindi per i quattro consiglieri del centrodestra deve essere coinvolto nella valutazione del rischio che riguarda l’argine dell’Agna, la cui rottura ha provocato l’alluvione del 2 e del 4 novembre 2023 a Montale.
"E’ necessario e urgente conoscere in maniera analitica lo stato degli argini del torrente Agna in tutto il suo percorso di attraversamento del territorio comunale – sostengono i consiglieri Lorenzo Bandinelli, Greta Cavaciocchi e Michael Paperetti – nonché gli interventi da realizzare per mettere al sicuro il torrente, per cominciare a programmare le opere da effettuare, poiché è necessario anche dare risposte di sicurezza alle famiglie e alle imprese della zona, nonché risolvere i problemi assicurativi degli immobili".
Il gruppo di centrodestra "Noi per Montale" fa notare che uno degli enti competenti per queste indagini è l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale. I consiglieri del centrodestra ricordano che dopo l’alluvione sono stati effettuati sull’Agna gli interventi di somma urgenza sul tratto dove è avvenuta la rottura, ma che "in quell’occasione è venuta alla luce lo stato precario degli argini" sui quali "non ci risulterebbero, a parte le opere di somma urgenza, interventi di particolare importanza".
La mozione fa riferimento alla preoccupazione delle famiglie e delle imprese e anche la loro "difficoltà ad assicurare i fabbricati che si trovano nella zona sud di Montale" e pertanto "impegna il sindaco e la giunta a chiedere con urgenza all’Autorità di Bacino una verifica tecnica".
Giacomo Bini