Terza corsia A11, Roma accelera "Avanti con i cantieri operativi"

Il decreto approvato dal Cdm "salva", tra gli altri, il progetto di ampliamento tra Firenze, Prato e Pistoia. Così il consigliere regionale Capecchi: "Si tratta di un’opera strategica che va realizzata al più presto"

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Dopo alcuni mesi di silenzio, seguiti a svariati altri di parole, progetti e promesse, torna d’attualità il tema della realizzazione della terza corsia dell’autostrada A1 tra Firenze, Prato e Pistoia. Il decreto "Sblocca cantieri", recentemente approvato in Consiglio dei ministri, ha infatti scongiurato il "cestinamento" di dodici progetti su strade e autostrade di tutta Italia, compreso quello relativo all’ampliamento del tratto dell’A11 tra il capoluogo e la città di Pistoia, segnatamente diviso in due lotti. Secondo gli ultimi aggiornamenti, risalenti al giugno scorso, si dovrebbe partire proprio dal tratto tra Peretola e Prato (lotto 1), che potrà essere oggetto di affidamento diretto alla partecipata Pavimental, mentre per il tratto Prato-Pistoia (lotto 2) servirà più tempo perché sarà necessario procedere con un bando. La nuova spinta del Governo sull’argomento, però, dovrebbe portare ad un’accelerazione improvvisa entrambi i lotti.

"Correva l’anno 2017 quando sottoscrissi l’accordo che ha formalizzato in Conferenza dei servizi il via libera alla terza corsia della A11 – Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – il progetto è stato poi completato, addirittura la società Autostrade sta già procedendo a realizzare alcuni cantieri operativi allo scopo di effettuare le bonifiche da eventuali ordigni bellici. E’ mancato, però, in questi anni il via libera da parte del Ministero – precisa – e in tal senso ha pesato moltissimo la posizione che tenuta dal Movimento 5 stelle. Si tratta di un’opera strategica che va realizzata al più presto con tutte le opere compensative che riguardano sia Prato che Pistoia", commenta il vicepresidente della Commissione trasporti.

Sempre in occasione dell’incontro estivo tra Eugenio Giani, presidente della Regione Tocana, e Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l’Italia, si parlò di un intervento da circa 600 milioni di euro, con 40 mesi necessari per portare a termine la realizzazione della terza corsia tra Firenze e Pistoia: "In autunno si entrerà nella fase intensiva del cronoprogramma", recitava il comunicato. Le cose sono invece andate diversamente, mentre i disagi restano. "Quotidianamente viviamo la realtà di questa autostrada che non è più in grado di reggere questi volumi di traffico, troppo spesso si creano code e attese infinte non solo per il traffico eccessivo ma anche per un semplice tamponamento – conclude Capecchi – saremmo dunque felicissimi se il Governo ed il Mit riuscissero a realizzare quest’opera attesa da troppi anni. Occorrerà però disporre nel modo più adeguato il cantiere sul territorio, poiché sarà molto complesso da gestire nel tempo". Nella più rosea delle ipotesi, qualora i lavori iniziassero subito, la bandiera a scaccchi sventolerà nel 2026.

Alessandro Benigni