Tomasi detta la linea: "Un centrodestra unito. Aperto al civismo vero"

Prima intervista da coordinatore regionale di Fdi per il sindaco di Pistoia. Ancora niente ufficialità alla sua candidatura per le prossime Regionali. "Ma siamo già in campagna elettorale. Serve un programma condiviso".

Tomasi detta la linea: "Un centrodestra unito. Aperto al civismo vero"

Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi

Quel "sì", che oramai tutti aspettano come scontato, da candidato ufficiale del centrodestra in vista delle prossime Regionali, fortificato martedì scorso a Firenze fra i quattro referenti dei partiti della coalizione di centrodestra, da parte di Alessandro Tomasi non è ancora arriva. Nemmeno nella sua prima uscita pubblica, in tv, da quando è stato nominato coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Ma tutto lascia presagire che la fumata bianca arriverà presto. L’occasione c’è stata lo scorso venerdì nel corso della trasmissione "Il segno dei tempi" su 50 Canale condotta da Francesco Ippolito e che ha visto come ospite anche la caposervizio de La Nazione di Pistoia, Valentina Conte, insieme al collega Giorgio Bernardini del Corriere Fiorentino.

Un’ora e mezzo di domande incalzanti nei confronti di Tomasi che, però, ha usato molto equilibrio per non mettere nessuno dei propri alleati in difficoltà, visto che oramai il discorso primarie sembra essere stato definitivamente accantonato. "Il centrodestra deve essere unito e allargarsi il più possibile, questo è imprescindibile per arrivare alla vittoria – è la convinzione di Alessandro Tomasi –: con gli alleati abbiamo già pronto un calendario per rivederci per discutere del programma e dei punti salienti. E’ ovvio che fra di noi ci siano delle sfumature ma men omale che è così, in fin dei conti la storia ci dice che dal 1994 la sintesi fra di noi è comunque possibile. Di sicuro non siamo quelli che vogliono mettere insieme le mele, ovvero il M5S, con le pere, cioè Italia Viva. Ad oggi, però, le primarie non si fanno".

Dal civismo alla Multiutility, dallo sviluppo della Fi-Pi-Li alla questione aeroporti fino al nodo del trasporto pubblico locale e la sostenibilità dell’edilizia popolare: i temi che sono finiti nella discussione non sono affatto mancati. "La Toscana, senza la Multiutility, continuerebbe ad avere decine di aziende pubbliche di piccole dimensioni che non si potevano permettere di fare investimenti verso la transizione ecologica – aggiunge Tomasi – e così abbiamo esempi di altre realtà che si sono affacciate sul nostro territorio, come Herambiente a Serravalle: per resistere a questi colossi, ci siamo messi insieme ai sindaci dell’area metropolitana per creare unione. La Lega vuole tenere fuori l’acqua dalla Multiutility? Oggi paghiamo le tariffe più alte, le infrastrutture sono obsolete e per fare investimenti servono centinaia di milioni: occorre una società che attrae capitale".

Una delle preoccupazioni maggiori del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, in questo momento, è la sostenibilità del trasporto pubblico locale in vista del bilancio che Autolinee Toscane dovrà presentare. E, anche qui, ci si ricollega alla Multiutility. "Non ero d’accordo al lotto unico ma adesso sento grandissime preoccupazioni visto che AT chiuderà in perdita di qualche milione – conclude Tomasi – qui è in gioco la sopravvivenza del servizio, pertanto chiedo a Giani e la Giunta: si vuole aprire un tavolo e capire quali sono le difficoltà del gestore? La responsabilità del Pd è nell’aver bandito questo tipo di gara e oggi deve controllare che tutto funzioni. Anche per questo è stato chiesto che nello statuto della Multiutility ci fosse inserito anche il Tpl, per avere un soggetto che nell’emergenza possa riprendere il lavoro fatto dalle aziende pubbliche che avevamo".

La medicina in caso di vittoria, per Tomasi, è molto semplice. "Se vinciamo, in cinque anni non risolveremo tutti i problemi ma avremo uno-due temi da portare avanti con convinzione e realizzare" ha concluso il sindaco durante la trasmissione.