PISTOIA
Sindaco dal 2017, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, candidato in pectore del centrodestra alle prossime elezioni Regionali in Toscana – con ancora la data da decidere – e adesso anche vicepresidente nazionale dell’Anci, l’associazione che riunisce tutti i primi cittadini del nostro Paese. Non mancano certo gli impegni per Alessandro Tomasi che ha ricevuto questa investitura dopo l’incontro che si è tenuto mercoledì a Torino.
A guidare l’Anci per il nuovo corso sarà l’attuale sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che all’unanimità è stato scelto al posto dell’uscente Michele Decaro, pari ruolo alla guida del municipio di Bari.
Per Tomasi, quindi, l’ingresso all’interno dell’Ufficio di presidenza Anci come uno dei 13 vice-presidenti e unico toscano all’interno di questo raggruppamento mentre l’ufficio sarà completato anche da altri delegati come il primo cittadino di Pisa, Michele Conti, Sara Funaro (Firenze) e la neo-sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni in qualità di coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle associazioni regionali (infatti da poco è alla guida di Anci Toscana). Un’opportunità importante per la guida politica della nostra città per potersi confrontare ancora più da vicino con tante altre realtà italiane e per portare avanti battaglie condivise. Sullo sfondo, però, resta la discussione all’interno del centrodestra sulla sua candidatura in vista delle Regionali dell’anno prossimo e l’ultimo a dire la sua è stato il consigliere regionale, ed ex sindaco di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci che chiude la strada alle ipotesi di liste civiche in grado di fare la differenza sul voto toscano.
"Le elezioni in Emilia-Romagna e Umbria hanno dimostrato due cose – afferma Petrucci – la prima è la conferma di Fratelli d’Italia con la leadership della coalizione e questo significa assumersi la responsabilità di indicare il candidato governatore. Però, per vincere, servono i partiti: le liste civiche e il civismo sono fondamentali quando si vota alle comunali, mentre così finiscono per essere dei bizantinismi, delle alchimie che non vengono ben capite alle Regionali. I partiti devono aprirsi alla società civile". Secondo quanto sostenuto da Petrucci, quindi, tocca a Fdi indicare il nome del candidato presidente e la nomination è unica per Tomasi. "Sarebbe sicuramente un ottimo candidato e un ottimo governatore: è uno dei più autorevoli che la nostra coalizione può mettere in campo, ci confronteremo con gli alleati".