
Non basta seguire le regole. Non basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, quando si avvertono i primi sintomi. Perché il sistema, per lo screening, la diagnosi e poi il controllo dei positivi può rivelarsi una trappola. Insomma, se dal Covid si può guarire, ci pensa la burocrazia a dare il colpo di grazia. L’allarme viene lanciato da chi vive questa emergenza in prima linea, giorno per giorno: i medici di famiglia. A parlare è la dottoressa Lara Romagnani, medico di medicina generale negli ambulatori del Nespolo. "Il nostro lavoro si è complicato proprio per le falle del sistema di prenotazione dei tamponi – avverte la dottoressa Romagnani – che può far cadere in un circuito infernale senza via di uscita un povero giovane affetto da Covid".
Perché? È presto detto: il sistema per i minorenni permette la prenotazione esclusiva dei tamponi rapidi, che non hanno valenza diagnostica, e dunque non costituiscono un test attendibile per poter ottenere l’uscita dalla quarantena, per chi fosse guarito. "Ormai – spiega la dottoressa Romagnani – l’unico modo di prenotare un tampone con la richiesta del proprio medico è la prenotazione on line a ‘prenota.tampone.sanita.toscana.it’. Chi si fosse per sfortuna imbattuto nel Coronavirus e secondo l’anagrafe avesse meno di 19 anni, dovrà stare molto attento perché oltre alla sfortuna di esser positivo rischia di non riuscire ad uscire mai dalla quarantena se non andandosi a fare un tampone molecolare privatamente, quindi pagando di propria tasca l’esame. Infatti, come tutti ormai ben sappiamo, esistono fondamentalmente due categorie diverse di tamponi: quelli molecolari chiamati T0 e T1 e quelli antigenici detti ‘rapidi’. I rapidi sono usati per screening nei soggetti con età inferiore ai 19 anni, mentre gli altri per diagnosi e conferma di guarigione in tutti senza distinzione di età. Il fantasmagorico sistema di prenotazione on line è strutturato in modo che, se hai 19 anni e vuoi prenotare un tampone, lui in automatico, in barba a qualsiasi tipo di richiesta ti abbia fatto il tuo medico, ti prenota un tampone rapido. Ora se sei un sedicenne positivo al Covid, la ‘regola’ dice che per esser dichiarato guarito devi avere un tampone negativo dopo almeno 10 giorni e questo deve esser un tampone molecolare, non un rapido. Il povero sedicenne può piangere, sbraitare con dipartimenti vari e con il proprio dottore, che potrà fargli un numero infinito di ricette di tamponi molecolari T1 o T0, ma il sistema telematico, che non vede, non sente e non parla, gli prenoterà sempre e per sempre all’infinito un tampone rapido, che al povero ragazzo non servirà a niente".
Per questo, i medici di famiglia si sono rivolti alla Asl, ma il sistema di prenotazione è gestito direttamente al livello regionale. "Cara Regione, facciamo uscire da questa trappola i ragazzi positivi al Covid che hanno meno di 19 anni per favore – chiede la dottoressa Romagnani – mica tutti si possono permettere il costo di un tampone molecolare, specie se ne dovranno fare diversi e nemmeno di perdere giorni di scuola inutilmente almeno adesso che la scuola è aperta".
Martina Vacca