Tre donne nel vortice di ’Boston Marriage’

Il testo del premio Pulitzer David Mamet sarà al teatro Manzoni il 6 e il 7 gennaio. Gioco e divertimento di una famiglia alternativa

Una donna vivace, dal temperamento forte, una "mucca svaporata", così la chiama la sua amica, che più che esserci molto probabilmente ci fa. E poi un’alta donna, estremamente passionale, di un trasporto quasi irrazionale. Tra di loro s’intrufola una semplice cameriera che senza istruzione né cultura aggiunge comicità a uno scambio vorticoso di battute. Quel che accade in un contesto apparentemente statico – un salotto borghese di fine Ottocento, Stati Uniti – aggiunge invece il sapore di una montagna russa, del movimento che travolge. E tutto finisce (così come si è iniziato, del resto) a parlar d’amore: quello che trascina, fatto di complicità, intesa e invenzione continua, equazione questa capace di garantire futuro e solidità. C’è un concentrato fortissimo di emozioni e un vortice di registri in "Boston Marriage", nuovo appuntamento per la stagione di prosa del Manzoni in arrivo il 6 (20.45) e 7 gennaio (ore 16), un testo a firma del Pulitzer David Mamet con la regia di Giorgio Sangati, in scena tre donne, Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria. La storia è quella di Anna (Maria Paiato) e Claire (Mariangela Granelli), un tempo coppia affiatata. "Anna – racconta Paiato del suo personaggio – ha una raffinata capacità affabulatoria. È confusionaria, anche. Perché è attraverso il gusto di quel gioco verbale che vuole tirare a sé Claire, convincerla a ritornare. Quando scoprirà che l’amica è lì, in visita a casa sua, per tutt’altro motivo, saranno fulmini e saette. Ma poi riuscirà alla fine a condurre il gioco come lei vuole. Il linguaggio in questo testo è una montagna russa: ora picchi di citazioni liriche e poetiche, ora un eloquio assolutamente quotidiano tendente in qualche caso alla volgarità. È grazie a questo linguaggio che si crea quel clima di gioco e divertimento voluto dallo stesso autore". Il ritmo in "Boston Marriage" è incalzante, vorticoso, nelle parole come nei movimenti: "In scena – prosegue Paiato – è un continuo entrare e uscire, alzarsi e sedersi e l’energia richiesta sul fronte attoriale e interpretativo è forte. È uno spettacolo che ha anche una sua muscolarità e che fornisce in qualche modo consigli su come far funzionare una storia d’amore: Anna fa un gran lavoro di seduzione non intesa solo come sensualità ma come gusto della sorpresa, del colpo di scena, per far capire all’amica che il loro è un rapporto condito con mille ingredienti". Insieme ad Anna e Claire una giovane cameriera, colei che offre lo spunto per la comicità. "Emerge molto – aggiunge Mariangela Granelli – anche il conflitto tra le classi sociali. Le due donne grazie a questa ragazza semplice troveranno aiuto nella risoluzione di una serie di problemi. Quasi sembra che venga a costituirsi nel terzetto una specie di famiglia alternativa".

Biglietti per lo spettacolo (una produzione Centro Teatrale Bresciano/Teatro Biondo di Palermi) tra 10 e 28 euro; acquisti on line su www.bigliettoveloce.it Biglietteria del Manzoni (info: 0573.991609/27112).

linda meoni