
Treno "Blues" sempre più "green" Sperimentata la prima corsa a Hvo
Il treno Blues a tripla alimentazione, prodotto da Hitachi Rail a Pistoia, diventa ancora più rispettoso dell’ambiente. Lo fa andando ad agire su una delle tre alimentazioni che possono muoverlo sui binari di tutta Italia: quella diesel. Nei giorni scorsi, infatti, un treno Blues ha concluso con successo la prima corsa alimentato a HVO, un biocarburante da fonti rinnovabili appositamente studiato e fornito Eni Sustainable Mobility. L’HVO (acronimo inglese che sta per olio vegetale idrotrattato) è capace di ridurre l’80% delle emissioni di CO2 rispetto al normale carburante diesel impiegato nei treni a trazione termica. Il primo viaggio commerciale con passeggeri a bordo si è svolto in Calabria, sulla tratta tra Sibari e Reggio Calabria. Un viaggio andata e ritorno tra le due città calabresi di 700 chilometri per 13 ore di servizio operativo. Un risultato incoraggiante, che permetterà ulteriori sviluppi della tecnologia in modo da poterla estendere progressivamente anche ad altri rotabili più datati attualmente alimentati a normale diesel.
"Un ulteriore passo verso la eco-compatibilità ferroviaria – sottolinea Lorenzo Pallotta, direttore del portale online Ferrovie.Info – che rende il treno Blues estremamente rispettoso dell’ambiente. Si partiva già da una base molto alta, è vero: il treno Blues nasce di fabbrica con tre alimentazioni possibili, vale a dire elettrica, a batteria ricaricabili e diesel. Se per le prime due l’inquinamento in CO2 è sostanzialmente zero, per la terza alimentazione diesel non si poteva dire altrettanto. Con l’alimentazione a biocarburante rinnovabile si potrà fare un ulteriore grande salto verso la carbon neutrality che l’Europa vorrebbe raggiungere entro il 2050". HVO o, per dirla in lingua italiana, olio vegetale idrotrattato, è un biocarburante prodotto da materie prime di origine rinnovabile come scarti e residui, in grado di essere performante come quelli tradizionali, come il diesel che andrà a sostituire. Un biocarburante che, assicurano i tecnici di Eni e Trenitalia, può "offrire pari prestazioni in termini di erogazione di potenza in ogni tipo di contesto rispetto al diesel".
Non a caso Trenitalia procederà con l’utilizzo di biocarburante HVO anche sui mezzi più vecchi, nati quando la tecnologia ibrida non era nemmeno ipotizzabile. Quella dell’HVO è un ulteriore primato del treno Blues, convoglio rivoluzionario che ha già iniziato da alcuni mesi il servizio commerciale per Trenitalia: quello costruito a Pistoia risulta, infatti, tra i primi convogli per treni regionali a tre alimentazioni d’Europa. Anche questa volta, dopo averlo fatto con gli apprezzatissimi Frecciarossa 1000, il futuro della ferrovia europea è passata da Pistoia.
Francesco Storai