Trenta all’ora in via Lunga e Riacci: "E’ per ridurre i tempi del cantiere"

Il vicesindaco di Quarrata annuncia la riapertura parziale di via Lunga e Riacci dopo l'alluvione. Lavori in corso per rendere la strada nuovamente percorribile, con limiti di velocità ridotti e interventi di ripristino. Progetto per la riapertura definitiva entro il 2025.

Trenta all’ora in via Lunga e Riacci: "E’ per ridurre i tempi del cantiere"

Via Lunga chiusa dopo l’alluvione

"Proprio pochi giorni fa sono stati affidati i lavori che permetteranno presto una prima parziale riapertura di via Lunga e Riacci. A breve dovrebbe inoltre essere pronto il progetto per la riapertura definitiva della strada". Lo ha annunciato il vicesindaco Patrizio Mearelli, tirando le somme sullo stato d’avanzamento delle operazioni che dovranno portare a rendere nuovamente percorribile una delle due vie cittadine (l’altra è via di Lucciano), chiuse dopo l’alluvione dello scorso 2 novembre. Proprio via Lunga dovrebbe riaprire al traffico veicolare il mese prossimo: in programma c’è un primo intervento da 30mila euro che permetterà alle auto di tornare a percorrere quella strada, quando però le condizioni meteo lo permetteranno. In caso di allerta arancione, a esempio, sarà infatti chiusa al transito per poi riaprire quando l’allarme sarà passato. L’incarico è stato affidato alla ditta edile con una determina dello scorso venerdì e andrà a prevedere una prima serie di opere: la disostruzione e stasatura dell’attuale attraversamento tombato; la ricalibratura del materiale di sovra-alluvionamento che si era depositato nell’alveo per un tratto di alcuni metri a monte e a valle dell’attraversamento (con riposizionamento del materiale nelle zone che hanno subito maggior erosione), il ripristino dei tratti maggiormente danneggiati dall’acqua e il restringimento della carreggiata dove la banchina è ancora erosa.

Il limite di velocità sarà abbassato a 30 chilometri orari. Una decisione presa dall’amministrazione per ridurre i tempi, come fatto sapere dal sindaco Gabriele Romiti poche settimane fa. Anche perché per la riapertura definitiva il Genio Civile chiedeva di prevedere l’installazione di tubature quattro volte più grandi delle attuali, con un relativo aumento dei tempi progettuali ed esecutivi dei lavori (oltre che un considerevole aumento dei costi). E queste ultime operazioni, dopo la Conferenza dei Servizi, dovrebbero essere effettuate entro i primi quattro mesi del 2025.

G.F.