Aveva commesso una bella sfilza di reati contro il patrimonio, nel giro di nemmeno dieci anni. Alla fine è arrivato il momento di fare i conti con la giustizia. Deve scontare otto anni e sei mesi di carcere per truffa, resistenza a pubblico ufficiale, furto aggravato in concorso, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e ricettazione. I carabinieri della Stazione di Altopascio, in ottemperanza a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della repubblica di Livorno, hanno arrestato un cittadino italiano, di 30 anni, noto agli uffici e residente nella cittadina della lucchesia. I militari si sono presentati nell’abitazione dell’uomo, in località Marginone, dove hanno eseguito il provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria. L’uomo ha commesso i reati contestati dal 2014 al 2023, a Pistoia, Pisa, Pieve a Nievole, Capannori, Buti, Pescia, e Collesalvetti. Il trentenne, dopo le formalità di legge, è stato trasferito nella casa circondariale di Lucca, a disposizione dell’autorità giudiziaria. In merito all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento, l’articolo 493 Ter stabilisce che: "Chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, o comunque ogni altro strumento di pagamento diverso dai contanti, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 euro a 1.550 euro".
CronacaTruffa e furti. Arrestato dai carabinieri