Truffatori di nuovo all’opera: "C’è una fuga di gas, deve uscire"

Hanno spruzzato uno spray sul volto di una signora, salvata soltanto dall’intervento del giardiniere. Le segnalazioni arrivano da via dei Platani. Si fingono carabinieri e cercano di entrare nelle villette.

Truffatori di nuovo all’opera: "C’è una fuga di gas, deve uscire"

Truffatori di nuovo all’opera: "C’è una fuga di gas, deve uscire"

PISTOIA

Pace e tranquillità interrotti, almeno da quando luglio è iniziato. Accade alle porte di Pistoia, in via dei Platani, strada esclusivamente residenziale dove "estate" si è tradotto nel ripetersi di episodi tutt’altro che rassicuranti. Anche in pieno giorno, segno che neppure la luce del sole serve a scoraggiare i malintenzionati, sempre più spudorati. L’ultimo episodio appena qualche giorno fa, vittima suo malgrado una signora che vive sola in una delle tante villette che costellano la via. Ore 10 del mattino, suona il campanello di casa. Le normali attività quotidiane sono nel pieno nelle case del vicinato.

"Buongiorno signora, siamo i carabinieri – hanno detto quelli rispondendo al citofono -. C’è una fuga di gas, dobbiamo controllare". "La signora – raccontano dalla via – ha aperto il cancellino come rassicurata dal fatto di trovarsi di fronte presunte forze dell’ordine.

I due sono rimasti sulla porta, hanno persino fatto scoppiare qualcosa proprio per simulare quella fuga di gas annunciata. A quel punto la signora ha avvertito qualcosa di sospetto e ha cominciato a gridare. Appena sopra stava lavorando un giardiniere che allarmato dalle grida è sceso.

Intanto i due finti carabinieri hanno spruzzato qualcosa in faccia alla signora, che poco dopo ha accusato un leggero malore. Prima che arrivasse il giardiniere richiamato dalle urla, i due sono riusciti a scappare". Il via-vai molesto è iniziato, raccontano ancora, già da un paio di settimane.

"Prima hanno fatto visita in una casa della via quando la signora era fuori. Saranno state le 10 del mattino anche in quella occasione. Poi la truffa per telefono, con ancora ignoti a presentarsi come carabinieri richiedendo di presentarsi subito in caserma. La signora non ha creduto alla richiesta, confortata anche dalla presenza in casa della figlia che ha indotto i truffatori a riagganciare". I nuclei familiari che vivono in questa zona sono in tutto trentasei. Tutti collegati in una sorta di ‘chat di quartiere’ dove circolano quotidianamente aggiornamenti sulla sicurezza della zona, con segnalazioni su possibili rischi, pericoli e avvistamenti sospetti. Insomma, un passaparola che in qualche modo regala un po’ di tranquillità in più, ma che ovviamente da solo non può bastare a garantire un bilancio a zero visite da parte di "visitatori sgraditi". "Nel mirino finiscono più spesso persone di una certa età, che vivono sole, quasi come se ci fosse un’accurata selezione del soggetto da derubare – commentano ancora -. Tanta assiduità di visita o tentativi di visita da parte di ladri e malintenzionati non ne avevamo mai vista da queste parti, un po’ di preoccupazione è normale ci sia".

Come di consueto è proprio di questi giorni la diffusione della campagna contro le truffe agli anziani a cura dell’Arma. Tra i consigli alla popolazione c’è quello di diffidare dalle apparenze, di non farsi distrarre, di limitare la confidenza su internet e al telefono. Attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti e un’ulteriore raccomandazione: "il tesserino di riconoscimento non basta: chiamate il numero unico di emergenza 112".

l.m.