Il corpo giaceva in mezzo agli alberi, fra erba e foglie, orrendamente sfigurato. Uno spettacolo raccapricciante si è presentato a chi, per caso, passando da quelle parti, ha ritrovato i resti di Massimiliano Matteoni, 54 anni di professione meccanico e carrozziere, in una boscaglia in località Campioni, una piccola frazione del comune di Buggiano. Il cadavere riportava diverse ferite da arma da taglio ed era stato in parte bruciato, ma evidentemente non abbastanza per impedirne il rapido riconoscimento. Insomma un tentativo piuttosto maldestro e inutile per sviare le indagini che, di lì a poco, avrebbero rivelato un orrore ancora più grande: a colpire a morte l’uomo, e a tentare poi di dargli fuoco, sarebbe stato il figlio trentenne, Simone, che soffrirebbe da tempo di problemi psichiatrici e per i quali era stato in cura. Il giovane, che avrebbe confessato agli inquirenti l’omicidio del padre, è stato sottoposto a provvedimento di fermo all’alba di ieri. Le indagini sono ancora in corso e sono in corso atti urgenti disposti dalla Procura della Repubblica di Pistoia su questa tragedia. Niente si sa, al momento, del movente, di cosa possa aver scatenato lo spaventoso gesto. I carabinieri hanno sentito subito i familiari, la moglie e i tre figli di Matteoni.
Appena dopo il ritrovamento, è scattato l’allarme alle forze dell’ordine, che hanno isolato l’area collinare alla ricerca di eventuali reperti, come la possibile arma del delitto o altri importanti indizi per giungere a identificare l’assassino. L’orribile ritrovamento ha scosso profondamente l’intera comunità, in cui Matteoni era ben conosciuto per la sua lunga attività professionale.
Massimiliano Matteoni, nato nel 1968 e originario di Milano, si era sposato in Valdinievole e per molti anni ha appunto vissuto nel comune di Buggiano, dove aveva anche gestito un grosso distributore di carburante e l’annessa officina sulla Provinciale Lucchese a Borgo a Buggiano, adiacente alla discoteca Full Stop. Gli inquirenti hanno chiuso il cerchio nel giro di poche ore dal ritrovamento. Ma altri interrogativi comunque attendono ancora una risposta. Intanto non è chiaro a quando risale precisamente la morte dell’uomo e se l’omicidio sia avvenuto proprio nella boscaglia di Colle oppure se sia stato gettato là dopo le coltellate fatali. Proprio in queste ore è in corso l’esame autoptico per cercare di fornire le necessarie risposte.
Il fatto ha sconvolto il paese di Buggiano dove l’uomo aveva vissuto fino al 2016, prima di trasferirsi a Spianate, frazione di Altopascio (Lucca), con la nuova compagna. Era andato ad abitare in una zona residenziale di nuove villette, continuando a svolgere come sempre il proprio mestiere di meccanico di autovetture.
A difendere il giovane, l’avvocato Emanuela Motta del foro di Pistoia che abbiamo raggiunto ieri sera al telefono. Ha preferito, in questa fase cruciale, non rilasciare alcuna dichiarazione pur confermandoci una situazione delicatissima, con indagini febbrili ancora in corso e, soprattutto, famiglie devastate dal dolore.
Lucia Agati
Daniele Bernardini