Pistoia, 6 settembre 2015 - IL PIANO di razionalizzazione di Poste Italiane è congelato. A deciderlo è stato il Tar della Toscana: i due provvedimenti di riduzione degli orari, per alcuni uffici, e di chiusura di altri, per ora non verranno applicati. Giovedì 3 settembre, dunque, il Tribunale amministrativo della Toscana ha accolto la richiesta cautelare presentata dal Comune di Pistoia, insieme a decine di altri comuni toscani, per la sospensione del piano industriale di Poste. Il Piano, altrimenti, avrebbe avuto effetto a partire da domani con la chiusura, per il solo Comune di Pistoia, di cinque uffici postali (Cireglio, Le Grazie, Pracchia, Sammommè e Villa di Baggio) e la riduzione dell’orario per quello di Piteccio. «Si tratta – afferma il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli – di un risultato importante, frutto di un lavoro intenso e continuo del Comune di Pistoia, insieme alla Regione e agli altri comuni toscani». Ma i problemi sono tutt’altro che archiviati. Poste Italiane, infatti, aveva da tempo avviato tutte le procedure di dismissione degli uffici inseriti nell’elenco previsto dal piano, e i dipendenti di fatto erano pronti a prendere servizio in altri uffici. Questo vuol dire che le casse degli uffici inseriti nell’elenco sono state, in questi giorni, preparate alla chiusura che sarebbe dovuta scattare a partire da domani, appunto. Quello che molti cittadini si chiedono ora è se domani sarà concretamente possibile fare operazioni negli uffici postali che avrebbero dovuto chiudere.
LA DECISIONE di proporre ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale per la Toscana è stata presa il 3 marzo 2015 dal sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, il quale, con proprio decreto, ha conferito l’incarico di difendere gli interessi dell’amministrazione e del territorio pistoiese all’avvocato Gabriele Melani del Foro di Firenze, individuato da Uncem per rappresentare tutti gli enti locali toscani, decisi a costituirsi in giudizio in forma unitaria. Durante la riunione dello scorso 27 febbraio a Firenze, convocata dall’ufficio di presidenza della Regione Toscana, Anci, Uncem, Regione Toscana e tutti i comuni presenti, tra cui anche quello di Pistoia, hanno deciso di promuovere un’azione collettiva contro il provvedimento di Poste Italiane. «Fondamentale – commenta il sindaco Bertinelli – è stato il rapporto costante con le realtà locali, con le pro loco e con i comitati paesani, con i quali proseguiremo azioni comuni. Il piano industriale di Poste Italiane priverebbe il territorio di servizi importanti, specie per le aree montane e collinari». Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha incontrato durante l’estate il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, e successivamente i vertici di Poste Italiane. Amministrazioni e comitati hanno poi indetto alcune mobilitazioni pubbliche, tra cui quella del primo settembre a Pistoia e del 3 settembre a Firenze.