Le immagini di questi giorni fanno davvero troppo male: fango, devastazione, purtroppo anche morti. Di fronte a tutto questo nemmeno lo sport può rimanere indifferente. Da qui la scelta di Estra Pistoia Basket, unica società di pallacanestro che disputa la Serie A in regione, di aderire alla raccolta fondi del gruppo Monrif “Un aiuto per la Toscana“: una quota dell’incasso di oggi contro l’Umana Venezia sarà devoluta sull’apposito conto corrente e, poi, si aggiungerà anche quello che la tifoseria organizzata, ovvero la Baraonda Biancorossa, raccoglierà in proprio. Un segno tangibile di vicinanza a tutti i territori colpiti da questa immensa tragedia.
Direttore generale Ettore Saracca, perché il Pistoia Basket ha deciso di aderire a “Un aiuto per la Toscana“?
"Quello che è successo in questi ultimi giorni non ci ha lasciato indifferenti: vedere paesi e città a noi vicini messi in ginocchio dalla forza incredibile dell’acqua ci ha enormemente scosso. Anche i ragazzi nello spogliatoio hanno seguito con apprensione quello che succedeva e, adesso, è il momento di reagire. Fin da subito abbiamo ipotizzato delle iniziative per dimostrare la vicinanza a chi vive nella Piana pistoiese, a Prato, a Firenze e in tutte le zone colpite e l’opportunità della raccolta fondi del gruppo Monrif è davvero lodevole e ben strutturata: da qui la decisione di devolvere una quota dell’incasso della partita di oggi alla quale aggiungere una ulteriore cifra messa insieme dalla nostra tifoseria organizzata che, per di più, ha diversi componenti che vivono nelle zone alluvionate: un segnale importante che vogliamo lanciare".
In questi giorni non sono mancate testimonianze di danni e distruzione per società sportive piuttosto che palestre e impianti: cosa potrebbe fare il Pistoia Basket a riguardo?
"Siamo a disposizione con il nostro personale, gli staff tecnici soprattutto del settore giovanile e i vari dirigenti per dare sostegno a chi chiederà aiuto. Nel nostro progetto di essere una significativa realtà a livello regionale, andando oltre i nostri confini territoriali, possiamo coinvolgere tanti portatori d’interesse in tutta la Toscana, e non solo, per poter fornire l’aiuto necessario a chi è in difficoltà".
Sport e comunità: quanto è importante questo connubio, oltre al senso d’appartenenza, in momenti del genere?
"È fondamentale. Anche perché fra chi ha la casa allagata o ha perso i propri beni, e in alcuni casi anche i propri cari, magari ci sono persone che la domenica vengono a sostenerci. Lo sport unisce e fa superare le difficoltà: noi vorremmo sempre far passare due ore di felicità e svago a tutti i tifosi durante le nostre partite. So che non è facile in momenti del genere, ma abbiamo assolutamente l’obbligo di provarci".
Da Dg della principale realtà che cestistica della Toscana, che messaggio di incoraggiamento si sente di dare?
"Le immagini di questi giorni sono devastanti. Passata la fase dell’emergenza, però, ci vorrà grande voglia da parte di tutti di rialzare la testa. È un po’ come la nostra filosofia: i successi arrivano se si lavora di squadra. Anche nei nostri territori servirà ’fare gruppo’ tra le varie istituzioni e lo sport sicuramente potrà fare la sua parte. Noi come Pistoia Basket cercheremo di farlo al meglio".