Un altro medico in pensione. E l’Asl alza il massimale

L’Azienda ha ricevuto il sì della Regione e la quota dei pazienti sale a 1800. E’ la soluzione per limitare i disagi. Preoccupati Capecchi e Petrucci.

Un altro medico in pensione. E l’Asl alza il massimale

Il dottor Stefano Brizzi è andato in pensione

La perdita di servizi tormenta i cittadini della Montagna, a maggior ragione quando ad abbandonare l’occupazione è un medico, lasciando i suoi pazienti preoccupati e pieni di interrogativi. Dopo il pensionamento del dottor Vivarelli, oggi il medico a lasciare in sofferenza i suoi 1500 pazienti, è il dottor Stefano Brizzi, convenzionato nell’ambito di Abetone Cutigliano, Marliana, San Marcello Piteglio. Il 30 settembre appenderà lo stetoscopio al chiodo, dopo una vita tutta passata in prima linea. La preoccupazione maggiore è quella di non poter continuare ad avere il proprio medico di fiducia "vicino casa" , ma doversi recare negli ambulatori Abetonesi anche semplicemente per farsi fare una ricetta. Per questo, il disagio ha preso forma in modo importante sulle piazze social. A farsene interpreti, fin dal primo momento, sono stati Carlotta Guerrini, Simone Ferrari e Franco Del Re che ieri hanno incontrato i vertici dell’Asl. Quello che emerge dai commenti delle persone coinvolte è un senso di abbandono che ormai da tempo turba la tranquillità di molti. Preoccupazione viene anche espressa dai consiglieri regionali Capecchi e Petrucci (Fdi): "La situazione che si sta profilando per la collocazione a riposo del dottor Brizzi sta creando molta apprensione ai suoi pazienti, costretti a cercarsi un nuovo medico di famiglia. Da quello che ci viene riferito, una delle più gravi difficoltà risiede nel fatto che i medici di base della zona hanno raggiunto la quota massima di assistiti e non possono dunque accogliere altri pazienti. Crediamo quindi, e lo chiediamo formalmente all’Asl, che nella attesa di definire compiutamente l’organico dei medici dell’area montana con nuovi innesti, si debba innalzare la quota degli assistiti dei medici della zona in modo tale che si possa assorbire in modo semplice e con tempi accettabili questa problematica".

Con un comunicato l’Ausl Toscana ha voluto rassicurare gli utenti informando che ha proceduto a effettuare il bando per assegnazione di incarico provvisorio, per assicurare il servizio agli assistiti del medico, in attesa del bando per convenzione a tempo indeterminato.

"Il primo bando non ha visto la partecipazione di alcun candidato. L’Azienda ha pertanto avanzato a Regione Toscana – scrive in una sua nota – richiesta di innalzamento del massimale agli altri medici di medicina generale convenzionati in quel territorio. Essendo pervenuta autorizzazione, l’Azienda Usl procederà, a decorrere dal giorno 1 ottobre, all’innalzamento del massimale fino a 1.800 scelte (1.500 per i medici frequentanti il corso regionale di medicina generale). A decorrere dal 1 ottobre gli utenti assistiti dal dottor Stefano Brizzi avranno quindi modo di disporre di ampia possibilità di scelta di nuovo medico".

Andrea Nannini