Un coro di no contro l’inceneritore : "Doveva durare solo vent’anni. Ed è attivo da più di quaranta"

Grande la partecipazione al consiglio comunale aperto sul futuro dell’impianto. Rammarico per l’assenza dei sindaci di Montale, Quarrata e Montemurlo. Gli interventi e le testimonianze .

Un coro di no contro l’inceneritore : "Doveva durare solo vent’anni. Ed è attivo da più di quaranta"

Un coro di no contro l’inceneritore : "Doveva durare solo vent’anni. Ed è attivo da più di quaranta"

Striscioni davanti al Comunale come non si vedevano da anni. "Basta diossina. Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale" e "Mamme contro gli inceneritori". Sala gremita giovedì sera per il consiglio comunale aperto sul futuro dell’impianto di Montale. Politici, ambientalisti, cittadini. Iniziativa apprezzata da tutti. E’ stata evidenziata l’assenza dei sindaci di Montale, Quarrata e Montemurlo, invitati dal sindaco di Agliana, Luca Benesperi. "Non si sono presentati e non hanno neppure dato una motivazione alla loro assenza". Ha detto il consigliere alla transizione ecologica Alfredo Fabrizio Nerozzi, in apertura dei lavori. Ha raccolto invece l’invito il presidente dell’Ordine dei medici, dottor Beppino Montalti. Un dibattito aperto, voluto dal Comune di Agliana per avviare un percorso partecipativo. Pur con diverse visioni, è emersa su tutte la proposta di chiusura e bonifica del sito. Guido Del Fante (Pd Agliana): "Questa amministrazione non ha fatto niente per diminuire i rifiuti e ora lancia rifiuti zero". Rosanna Crocini (Alleanza beni comuni): "I cittadini sono arrabbiati. L’inceneritore doveva durare venti anni, è attivo da più di quaranta e si parla di revamping. E’ una presa in giro". Barbara Innocenti (consigliera comunale di Montale e comitato Iononcisto): "Auspichiamo che la cittadinanza si mobiliti. Come credere che le amministrazioni che non hanno tenuto conto delle delibere per la chiusura tengano conto del referendum?". Rossano Ercolini (Rifiuti zero): "I cittadini di quest’area si sono dimostrati anche troppo responsabili. Stiamo lavorando a progetti di trattamento a freddo. Proponiamo un progetto per la transizione ecologica con priorità alla bonifica". Sergio Benvenuti (Osservatorio ambientale pratese), sulla riconversione in trattamento fanghi: "A Prato abbiamo vissuto questa esperienza. Restano tutte le criticità dell’incenerimento, più la puzza". Alessandro Romiti (attivista): "Ci sono cinque esposti alla magistratura e i fascicoli sono stati archiviati". Andrea Acciai (segretario Pd Agliana): "La nostra posizione è di chiusura nei tempi previsti e non va in direzione diversa dai piani della Regione. I cittadini hanno avuto più problemi che vantaggi". Franco Vannucci (consigliere centrodestra Montale): "Che documenti portano i consiglieri regionali per superare l’incenerimento? La questione deve essere risolta dalla Regione". Fabrizio Bertini (Rifiuti zero): "Occorre andare verso il riutilizzo che coinvolga Comuni, cittadini e imprenditori. Chiudere l’impianto e bonifica in tempi rapidi". Giancarlo Noci (consigliere a Quarrata e responsabile Lega della piana): "Se si tratta in modo specifico la differenziata si raddoppia l’occupazione. Il problema è la bonifica". Per Susanna Zinzocchi (M5s Pistoia) prolungare l’impianto è una questione economica.

Piera Salvi