
Sopra, ’Rick’ Perna insieme a Steven Raso. A destra, ’Joe’ David e Ron Rowan con Eugenio Giani (foto Maestripieri/PB2000)
Il primo ribaltone è servito, non è affatto da escludere che ne seguano altri a stretto giro. Di sicuro, come abbiamo anticipato nell’edizione di ieri, Ronald Rowan non è più il presidente del Pistoia Basket 2000: al suo posto c’è Joseph Mark David. L’addio all’ex numero uno, che si è dimesso a seguito delle pressioni della piazza e degli altri consiglieri al termine del Cda dello scorso venerdì, è stato certificato da una nota diramata ieri di buon mattino dal club biancorosso, che contestualmente ufficializza anche il nome del successore. "Il consiglio di amministrazione ha concordato un nuovo corso ed una nuova direzione strategica per la squadra. Joseph Mark David è diventato il nuovo presidente del Pistoia Basket 2000. Ronald Rowan si è dimesso da questa carica".
Inizia dunque un nuovo corso per la società biancorossa, sempre sotto l’egida della bandiera a stelle e strisce. Tra i protagonisti annunciati, c’è certamente il neo-patron: già consigliere del Cda, in qualità di uomo di fiducia di Rowan, David è colui che una settimana fa, con l’iniezione di 250mila euro nelle casse societarie, ha di fatto rianimato il club a un passo da baratro prima della trasferta di Napoli. "Sono onorato della fiducia che il consiglio di amministrazione ha riposto in me – queste le sue prime parole da numero uno, sempre riportate dai canali ufficiali del club –. Mi rendo conto che la squadra ha affrontato alcune sfide difficili negli ultimi tempi, ma noi continuiamo a impegnarci per il successo del team. Faremo del nostro meglio per riconquistare la fiducia e il rispetto dei tifosi del Pistoia Basket e di tutta la comunità".
Ma chi è, ’Joe’ David? Il suo, a prima occhiata, non sembra il classico profilo da proprietario di una società di pallacanestro professionistica. Nativo di Pittsburgh, nella sua città natale è titolare da oltre trent’anni di un centro di fisioterapia e medicina sportiva. Il basket è sempre stata la sua passione: dal 2001, infatti, ricopre il ruolo di capo allenatore della Mt Lebanon High School, in Pennsylvania. I suoi ’Blue Devils’, peraltro, sono tuttora impegnati nelle fase finali del campionato di riferimento. "Sono stato nel mondo della pallacanestro per tutta la mia vita – aveva dichiarato lo scorso ottobre, al suo ingresso nel Cda –, ora voglio contribuire alla causa del basket pistoiese". David è stato autore di un libro dove spiega teorie, per certi versi inedite, sulla difesa nella pallacanestro, tanto da guadagnarsi subito il bonario soprannome di "Mago della difesa" nell’ambiente biancorosso. Complici gli impegni oltreoceano, dalle parti di via Fermi si è però visto poco, se non nei giorni della visita dei vertici societari in Regione Toscana. Il suo arrivo in Toscana è comunque atteso a breve, non appena conclusi i suoi impegni da coach.
David, va chiarito, attualmente non risulta ancora tra i soci della East Coast Sports Group, società che detiene le quote di maggioranza del Pistoia Basket 2000. Ma, verosimilmente, presto ne sarà ratificato il suo ingresso, contestualmente al pressoché sicuro addio di Ron Rowan, al momento ancora amministratore unico della già citata East Coast. Stando a quanto riportato da più parti, l’uscita di scena di Rowan sarà totale: non farà più parte del gruppo di investitori statunitensi né tantomeno del Cda del club. Presto sarà raggiunto negli States dal figlio Maverick, dopo aver negoziato come ’ultimo atto’ la sua rescissione con buonuscita.
La vera novità, tuttavia, è che David e l’altro socio Steven Raso (nulla è dato sapere in merito agli intendimenti degli altri due soci nominali, Mark Czachowski e Greg McDonald, ndr) avrebbero coinvolto nell’affaire Pistoia Basket una figura di rilievo nel mondo sport business internazionale, Richard ’Rick’ Perna, già avvistato al PalaCarrara nei mesi scorsi. Il manager italo-americano, cresciuto a New York, negli anni ha infatti messo lo zampino in diverse acquisizioni di società sportive, italiane e non. Nel 2017 ha contribuito a fondare la Greenwich Advisory & Company, una banca d’investimento focalizzata sul mondo dello sport professionistico. Soltanto per restare sul fronte tricolore, sponda calcistica, è stato a fianco di imprenditori come Joey Saputo, Joe Tacopina e James Pallotta negli storici cambi societari di Bologna, Venezia e Roma, senza contare il suo ruolo di consulente nell’operazione che ha portato il Como nelle mani dell’attuale proprietà indonesiana.
Appare dunque evidente che un suo coinvolgimento diretto nelle vicende del Pistoia Basket potrebbe aprire scenari nuovi, di tutt’altro tenore rispetto a quelli nefasti che incombevano fino a poche ore fa. Presto per dirlo, in ogni caso: la storia recente insegna che è bene guardare alle certezze e quel che è certo, al momento, è che c’è una stagione da portare in fondo (prossima scadenza chiave a metà marzo con il pagamento della nuova tranche di stipendi ai giocatori, ndr), cercando di ristabilire una minima stabilità finanziaria del club. Magari conquistando un’insperata salvezza, magari – qualora fosse possibile, ma lo scopriremo soltanto dopo il 16 marzo – tornando sul mercato per ingaggiare un rinforzo per il rush finale. Dopo tanto tribolare, la piazza pistoiese lo meriterebbe: questa è un’altra certezza.