REDAZIONE PISTOIA

Un "impresario" d’altri tempi

L'imprenditore dello spettacolo Fernando Capecchi, fondatore della Vegastar, scompare a ottant'anni lasciando un'eredità di talenti e successi nel mondo dell'intrattenimento.

"Macché manager, io sono un impresario. E ne vado fiero". Era questo il mantra di Fernando Capecchi: un uomo d’altri tempi. Ma sempre concentrato sul presente e con lo sguardo rivolto al futuro. Era orgogliosissimo della sua Vegastar, quella creatura che in oltre mezzo secolo di attività ha scalato e conquistato pezzo per pezzo il mondo dello spettacolo. Quel mondo dello spettacolo che adesso lo piange compatto. Se n’è andato a ottant’anni. Da qualche mese non stava bene e le redini dell’agenzia erano state prese dal figlio Silvio. In mezzo secolo di attività, grazie al suo straordinario fiuto di talent-scout, la Vegastar ha scoperto talenti del calibro di Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci, Graziano Salvadori, Niki Giustini, Andrea Cambi. Un gruppo straordinario che portato in alto la comicità toscana. Tantissimi gli artisti che negli anni hanno fatto parte della scuderia della Vegastar: da Zucchero Fornaciari a Cristiano Malgioglio, passando per Emanuela Aureli, Sergio Friscia, Francesca Fialdini, Elenoire Casalegno, Roberta Capua, Serena Magnanensi. E poi le orchestre. Le ‘sue’ orchestre che da decenni riempiono i locali di tutta Italia. Senza dimenticare il rapporto strettissimo con Miss Italia, di cui la Vegastar organizza i concorsi in Toscana.