C’è un pezzo di genialità pistoiese anche nella storia della Rossa più seducente del mondo. Anche nella storia di un altro big italiano dei motori, Autodelta Alfa Romeo, di quelli dove a farla da padrona sono anche qui adrenalina e velocità. Una storia professionale quella dell’ingegnere pistoiese Carlo Chiti che ha lasciato un segno forte e che ha concorso alla costruzione di un mito, Ferrari, conosciuto in tutto il mondo. L’anagrafe riporta a galla la figura dell’indimenticato ingegnere – chiamato in Ferrari dal patron Enzo nel 1957, dove rimase fino al 1961, consentendo con le sue progettazioni di portare a casa due titoli mondiali di Formula Uno –, con una giornata di celebrazioni in quest’anno del centenario dalla nascita messe in piedi dall’Ordine degli ingegneri di Pistoia con la compartecipazione del Comune di Pistoia e in stretta collaborazione con Aci Pistoia che si svolgeranno domani, sabato 30 novembre. Sono due i momenti che caratterizzeranno la giornata. Alle 12, ricordando il suo passato da studente di "grande umanità e correttezza", sarà scoperta una targa in ricordo dell’ingegnere al Liceo classico Niccolò Forteguerri di Pistoia e sarà sempre qui che verranno esposti documenti e materiali su e di Chiti oltre a un esemplare della Alfa Romeo 33 Spyder Prototipo.
Alle 15 in Sala Maggiore, a Palazzo di Giano, in piazza del Duomo, a Pistoia, si apriranno invece i lavori del convegno "Carlo Chiti: una mente aperta a 100 anni dalla nascita" (ingresso libero), con il susseguirsi di interventi di giornalisti sportivi, ex piloti e tecnici del settore automobilistico. Coordina Andrea Cordovani, direttore di Autosprint. In apertura il sindaco Alessandro Tomasi e il presidente del consiglio comunale Emanuele Gelli consegneranno ai familiari di Chiti una pergamena per il conferimento della cittadinanza benemerita e sarà poi presentato il bozzetto dell’opera raffigurante Chiti, che verrà installata nel corso del 2025 nel piazzale Largo Carlo Chiti alla Collina. "Come Ordine degli Ingegneri sentiamo il dovere e l’onore di ricordare Chiti – afferma il presidente Tommaso Giusti –. L’ambito di attività è stato quello del motorismo, che proprio nel nostro territorio ha radici profonde, in virtù di saperi artigianali e industriali diffusi e storicizzati nel campo della meccanica. I prestigiosi risultati professionali conseguiti dall’Ingegner Chiti meritano di essere ricordati anche nella città di origine".
"A cento anni dalla nascita – ha aggiunto l’assessore alla cultura Benedetta Menichelli – è doveroso per la nostra città ricordarlo e celebrare il suo legame con Pistoia. Lo abbiamo già fatto a livello istituzionale, approvando in consiglio comunale il riconoscimento di cittadino benemerito, adesso sarà la città a celebrarne l’eccellenza".
l.m.