Un nuovo ’filo della memoria’. Centro diurno e giardino Alzheimer in arrivo grazie a fondazione Turati

L’inaugurazione è prevista in autunno. La struttura potrà ospitare venti persone con demenza. Importante il contributo della fondazione Caript. L’area verde sarà accessibile alla cittadinanza.

Un nuovo ’filo della memoria’. Centro diurno e giardino Alzheimer in arrivo grazie a fondazione Turati

Un’immagine degli interni della nuovo centro diurno

Un luogo di cura totale, al suo interno con arredi speciali pensati proprio per una specifica utenza come anche all’esterno, con un giardino Alzheimer che insiste sul concetto del verde come terapia, ormai avallato da studi, ricerche e risultati. Si chiamerà "Il filo della memoria" il nuovo Centro diurno per persone affette da demenze che sorgerà in via Melani a fine estate 2024 su iniziativa della Fondazione Filippo Turati onlus.

I lavori, al momento in fase conclusiva, consentiranno di dotare la struttura di accogliere circa venti persone potendo anche usufruire del piccolo parco pubblico antistante. Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Caript che nell’ambito del bando Socialmente 2024 ha dato gambe in particolare proprio al progetto del giardino. L’inaugurazione è prevista dopo l’estate, al termine delle procedure per l’accreditamento istituzionale adesso in corso, e sarà accompagnata da un convegno dedicato all’illustrazione dei criteri di progettazione terapeutica che hanno ispirato l’ideazione e la realizzazione della struttura. Arredi e accorgimenti interni sono stati creati appositamente allo scopo di favorire la stimolazione sensoriale, cognitiva e il benessere delle persone affette da demenze, secondo orientamenti già diffusi soprattutto nei centri del Nord Europa. Spazi, colori, mobili e strumenti sono stati studiati e realizzati dall’azienda Generali Arredamenti, specializzata proprio in questo campo.

Decisamente particolare poi quello specifico ambiente ricavato nella struttura con la stessa azienda Generali nella quale svolgere la terapia non farmacologica nota come treno terapia. Un modo per far riaffiorare ricordi ed emozioni, riconosciuto quale presidio medico dal Ministero della Salute a partire da un’immagine tanto semplice quanto evocativa, patrimonio di tutti: lo scompartimento di un vero e proprio treno, con poltrone, finestrino e ripiani portabagagli. Sempre in via Melani di fronte all’ingresso del nuovo Centro diurno come detto rifiorirà il parco pubblico Jorio Vivarelli, all’interno del quale nascerà un giardino Alzheimer progettato e realizzato dal paesaggista Andrea Mati che del verde terapeutico si è fatto promotore e ambasciatore. Questa particolare realizzazione accoglierà un percorso allestito con piante profumate, aromatiche e dalla fioritura prolungata, capaci di stimolare e riattivare le capacità residue delle persone con demenza e di favorire chi lo attraversa lo attraversa il rilassamento e il benessere. Particolarità di questo giardino sarà l’essere accessibile anche alla cittadinanza, in quanto situato in un’area a verde pubblico. I lavori per il giardino saranno completati tenendo conto dei tempi ottimali per la piantumazione.

l.m.