REDAZIONE PISTOIA

Un paese sotto choc per l'incidente al quindicenne. "Preghiamo tutti per lui" / FOTO

Il ragazzino è ricoverato nel reparto di rianimazione del Meyer. La prognosi resta riservata

Rilievi a Candeglia (Foto Castellani)

Pistoia, 1 maggio 2018 - E' ancora grave il ragazzino vittima di un terribile incidente a Candeglia. Gli abitanti della frazione ieri mattina avevano poca voglia di parlare del brutto incidente di domenica sera. Il quindicenne, che ora lotta nel reparto di rianimazione del Meyer di Firenze, in prognosi riservata a causa di un grave trauma cranico, ha impattato violentemente contro un’auto mentre era in sella alla sua bici all’incrocio tra via Antonelli e via Carota e Molina, proprio a pochi passi dal circolo del paese.

Tante, tante preghiere per lui e la sua famiglia. In quella strada, secondo molti, mai era capitata una cosa simile se non quarant’anni fa. Non è quindi un tratto pericoloso, a detta di tutti, va solo percorso con molta prudenza perché è stretto come tutte le strade periferiche della città. «E’ stata una fatalità – dicono gli abitanti mentre leggono i giornali e cercano di informarsi sullo stato di salute del giovane – E’ stata una tremenda fatalità. E dire che spesso il ragazzino indossava il casco quando andava in bicicletta. Proprio ieri non lo aveva, quando si dice il destino. Non succedono mai incidenti qui – continuano – anche se la strada è stretta. Le auto, proprio per questo, vanno piano. Certo, a volte c’è un po’ di parcheggio selvaggio ma proprio per questo gli automobilisti qui mostrano sempre tanta prudenza».

Chi ha assistito all’impatto ha ancora sotto gli occhi il giovane steso a terra privo di sensi. «Dopo essere precipitato sull’auto è andato a picchiare violentemente contro il muro, con la testa – dice uno dei tanti abitanti che ha visto l’incidente – All’inizio tutti quelli che erano lungo la strada hanno pensato al peggio, poi per fortuna lo hanno rianimato. Francamente non si possono dare colpe. Ho visto l’automobilista sotto shock, se lo è trovato sul cofano della macchina. Credo che abbiano ricoverato anche lui per verificare le sue condizioni psicologiche. Sono stati attimi di terrore per tutti». 

«Mia nipote voleva andare a casa del ragazzo per avere notizie – dice una nonna mentre torna dalle commissioni quotidiane – Ha paura però, non vuole disturbare in questo momento di dolore. Qui i ragazzini giocano tutti insieme, ai giardini, in bicicletta, si ritrovano per le strade. Sono tutti turbati per quello che è successo al compagno. Speriamo che ce la faccia, che si riprenda. Preghiamo tutti per questo e preghiamo per i genitori che stanno vivendo ore tremende. Insomma siamo tutti vicini a loro, fateglielo sapere». Un messaggio replicato dai compagni del calcetto: «Facciamo tutti il tifo per il nostro amico».

Michela Monti