REDAZIONE PISTOIA

Un passo verso il domani . Più verde e sostenibilità

Il sindaco Tomasi e l’assessore Cialdi: "Daremo un volto nuovo al comune"

In foto l’assessore Leonardo Cialdi

In foto l’assessore Leonardo Cialdi

PISTOIA

"Questa amministrazione, con la redazione del Piano strutturale, ha immaginato quale sarà lo sviluppo della città nei prossimi 20 anni, dal punto di vista infrastrutturale, economico-produttivo, turistico-ricettivo e residenziale". Così l’assessore al governo del territorio Leonardo Cialdi, illustrando insieme al sindaco Alessandro Tomasi, le particolarità del nuovo strumento urbanistico.

"Abbiamo proiettato la città ad una distanza di tempo così importante – ha aggiunto l’assessore – tenendo conto di tutti i cambiamenti che comunque ci sono o ci sono stati in passato, con la volontà di dare alla città delle opportunità nuove, anche infrastrutturali, come il nuovo casello autostradale e l’asse dei vivai". Entrando poi nello specifico, Cialdi ha evidenziato ciò che nella prospettiva della Pistoia del futuro, proprio in queste ultime settimane è stato fatto. "Un cambiamento importante - ha affermato l’assessore - c’è stato con la realizzazione delle piste ciclabili e noi intendiamo rilanciare la città anche facendo finalmente percepire tutto il verde che abbiamo, che rimane nascosto per la presenza di muraglioni importanti, perché è un verde privato, prevalentemente ecclesiastico.

Uno dei temi principali di questo piano strutturale – ha assicurato l’assessore – sarà studiare quelle sinergie che serviranno per poter creare, all’interno e all’esterno della cerchia muraria, una doppia cintura verde, in modo da offrire ai cittadini, ma anche a chi verrà a visitare la nostra città una esperienza nuova nel potere usufruire di tutti i parchi pubblici e privati di cui la nostra città è dotata". E per quanto riguarda le attività produttive, "abbiamo pensato a una Pistoia del domani – ha detto ancora Cialdi - che non è più soltanto prevalentemente vivaistica e legata alla metalmeccanica ferroviaria, ma una città che cerca nuove prospettive e che si apre anche a nuove opportunità, come quella turistica, ma in particolare anche quella della manifattura e dell’artigianato, perché riteniamo di doverla mettere al riparo, diversificando le opportunità, in modo tale che al presentarsi di una crisi, come è ciclico nel mondo dell’economia, la città possa reagire bene e non trovarsi in difficoltà come altri territori che si sono spinti sempre e soltanto verso una mono economia".

Patrizio Ceccarelli