REDAZIONE PISTOIA

Un premio ai produttori di olio della provincia

Protagoniste dodici aziende locali, il cui valore è stato riconosciuto dalla giuria di Slow food con la "Chiocciola". Ecco quali sono

Dodici aziende della provincia di Pistoia, che si sono distinte nella produzione di olio di oliva di altissima qualità, il cui valore è stato riconosciuto dalla giuria di Slow Food con la "Chiocciola", che è il massimo riconoscimento che un’azienda possa ricevere per la totale coerenza nel disciplinare produttivo di olio extravergine; con il titolo di "Presidio", che è il riconoscimento Slow Food per il valore ambientale, paesaggistico e salutistico dell’azienda e dell’olio extravergine prodotto; e con il "Grande olio Slow Food" e il "Grande olio", attestati che distinguono il merito di oli particolari che emozionano per le loro peculiarità, sono state premiate ieri nel corso di una cerimonia che si è svolta all’istituto professionale per l’agricoltura De Franceschi-Pacinotti di Pistoia. Queste le aziende premiate, con i rispettivi riconoscimenti: Stefano Spinelli di Lamporecchio (chiocciola e grande olio grande olio slow), La Cavallina di Larciano (presidio e grande olio), Amalasunta della Fattoria di Celle (presidio), Balduccio di Lamporecchio (grande olio slow), Torre do Cocomo di Buggiano (grande olio slow), Montedonico di Lamporecchio (grande olio slow), Podere Cavazzoli di Montecatini Alto (grande olio), Frantoio Croci di Massa e Cozzile (grande olio), Luca Varini di Pieve a Nievole (grande olio), Marini Giuseppe e Figli di Pistoia (grande olio), Bardelli di Larciano (grande olio), Le Vedute di Monsummano Terme (grande olio).

L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra il consiglio regionale e ChiantiBanca.

"Il consiglio regionale – ha sottolineato Federica Fratoni, consigliera regionale e segretaria dell’ufficio di presidenza – ha voluto sposare il riconoscimento attribuito da Slow Food, quindi un marchio assoluto, in termini di qualità, eccellenza e sostenibilità, proprio per significare, anche in un momento così particolare e così difficile per le nostre aziende, l’importanza di salvaguardare certe produzioni, che fanno parte della nostra storia, della nostra cultura e tradizione, che da un lato parlano ovviamente al gusto e ai consumatori, ma dall’altro parlano di ambiente, di sostenibilità, di presidio del territorio e di tutela del paesaggio".

"Il nostro – ha affermato Daniela Vannelli, di Slow Food – è un riconoscimento al lavoro di qualità di queste aziende, ma direi che è anche uno stimolo per continuare su questo percorso virtuoso". Concetti ribaditi anche da Eugenio Fagnoni, presidente della Fondazione Agraria. "Questo riconoscimento – ha detto – premia chi mantiene un territorio di collina, producendo quello che è il simbolo della Toscana: l’olio extravergine di oliva".

"Sono iniziative, queste – ha dichiarato Concetta Saviello, preside dell’istituto professionale De Franceschi-Pacinotti –, che la scuola favorisce veramente con piacere, perché riguardano la vocazione stessa del nostro istituto, che è quella dell’agricoltura".

Patrizio Ceccarelli