Dentro c’è un’idea di libertà, ma soprattutto la storia di un Paese, l’Italia, la cui lettura aiuta a meglio comprendere il tempo presente. È per "le duplici e feconde prospettive su storia e memoria" che il libro “Addio Lugano bella. Storie di ribelli, anarchici e lombrosiani“ (Einaudi, 2020) del pistoiese Massimo Bucciantini si aggiudica il massimo riconoscimento nella categoria saggistica a tema storiografico del premio letterario “Pozzale-Luigi Russo“ promosso in collaborazione con il Comune di Empoli e giunto alla 68esima edizione. Terzo libro di una trilogia che parla di libertà all’interno di una narrazione più ampia sulla storia d’Italia – i libri che lo hanno preceduto sono “Campo dei fiori“ (2015) e “Un Galileo a Milano“ (2017) –, quest’ultimo volume nasce come la biografia di una celebre canzone popolare, “Addio Lugano bella“ appunto, e del suo autore l’anarchico pisano Pietro Gori. La storia si dipana tra Pisa, Milano, Lugano, Livorno, Rosignano, l’Isola d’Elba, ma anche l’America, sulle tracce dell’avvocato, poeta, anarchico "socialmente pericoloso", che si trova a vivere una delle stagioni più tormentate della nazione.
Un’epoca in cui l’antropologia criminale di Cesare Lombroso – col consenso di psichiatri, giuristi e funzionari di polizia – aveva il compito di costruire una sistematica rete di controllo per ogni tipo di devianza, anche la devianza politica. E soprattutto quella che proclamava patria "il mondo intero" e unica legge la libertà. Per lo stesso premio si aggiudicano il riconoscimento della giuria anche il fortemarmino Fabio Genovesi con “Cadrò sognando di volare“, il professor Stefano Mancuso con “La pianta del mondo“ e Marcello Flores con “Cattiva memoria“. Venticinque le opere in concorso valutate dalla giuria di qualità format da Roberto Barzanti, Matteo Bensi (presidente del Comitato Organizzatore), Giuliano Campioni, Laura Desideri, Giuseppe Faso, Alfonso Maurizio Iacono, Giacomo Magrini, Cristina Nesi, Evelina Santangelo, Alessandra Sarchi e Virginia Tonfoni. La cerimonia di premiazione è in programma sabato 17 aprile, alle 18, al Palazzo delle Esposizioni di Empoli con trasmissione in diretta streaming su Facebook e in tv.
"Finalmente il Pozzale-Luigi Russo torna – ha commentato l’assessore alla cultura del Comune di Empoli Giulia Terreni –. Era importante pur nelle difficoltà che permangono tornare con i libri, i loro autori, la giuria al lavoro e quella ‘popolare’ che ha espresso il suo titolo. Insomma la cultura non si ferma e per questo ringrazio tutti i membri di giuria e comitato per la passione e l’impegno che sempre mettono in questo riconoscimento. Al di là dei titoli vincitori il “Pozzale-Luigi Russo“, come tutti i premi letterari, è uno strumento di promozione della lettura e di trasmissione dell’amore per la cultura e i libri".