Un tesoro digitalizzato con "Le radici e le ali"

Il progetto di rete Redop e Bibilitoeca San Giorgio con Fondazione Caript

Un tesoro digitalizzato con "Le radici e le ali"

Un tesoro digitalizzato con "Le radici e le ali"

Testi antichi recuperati, in qualche caso digitalizzati (37mila immagini), con l’aggiunta di nuove notizie bibliografiche (ventimila) inserite nel catalogo elettronico di Redop, perché essere in rete è fondamentale per aver contezza del patrimonio. Sono i numeri del progetto appena concluso "Le radici e le ali", messo a punto dalla rete di cooperazione Redop – di cui la Biblioteca San Giorgio è capofila – per una spesa complessiva di 129.667 euro, una parte dei quali (52.500 euro) finanziati dalla Fondazione Caript. Un’operazione complessa e certamente importante grazie alla quale si è potuti intervenire a tutela di alcuni esemplari particolarmente fragili, preservando dalla consultazione alcuni documenti a rischio di forte deperimento e garantendo la piena identificazione dei documenti oggetto di recupero catalografico, sottratti al rischio di furto e dispersione.

Nucleo del patrimonio sono testi che in buona parte costituiscono una preziosa risorsa per ricostruire la storia della città tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Tra questi figurano i registri seicenteschi dell’Archivio Storico di San Marcello-Piteglio e i registri di battesimo dell’Archivio Vescovile; un incunabolo della Biblioteca dei Domenicani stampato a Venezia nel 1499 da Lucantonio Giunta il vecchio, capostipite della casa editrice Giunti; un esemplare cinquecentesco dell’architettura di Vitruvio appartenente alla Biblioteca Fabroniana. Nella lista dei ‘recuperati’ anche periodici e numeri unici pistoiesi, di proprietà della Biblioteca Forteguerriana, perlopiù ottocenteschi, e due preziosi stemmari delle famiglie pistoiesi ammesse rispettivamente alla nobiltà e al patriziato risalenti a metà Settecento. In lista anche alcune importanti prime edizioni novecentesche della Biblioteca San Giorgio. Ogni fase è stata seguita dal personale della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana e del Laboratorio di Restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. I loro interventi di controllo e di autorizzazione rispetto alle operazioni di restauro e digitalizzazione hanno rappresentato una costante garanzia sulla qualità degli interventi effettuati.

l.m.