Un viaggio alla ricerca dei suoni. Chris Cheek apre il Serravalle Jazz

Alla Rocca di Castruccio da domani non solo concerti ma anche libri, stage e incontri

Un viaggio alla ricerca dei suoni. Chris Cheek apre il Serravalle Jazz

Chris Cheek è uno dei sassofonisti più quotati a livello internazionale

SERRAVALLE (Pistoia)

Il sipario si alzerà nel più classico dei modi, nelle dita e nei fiati della BargaJazz Orchestra; "confuso" nelle fila della formazione capace da sempre di sfornare nuovi talenti, ci sarà uno dei più quotati sassofonisti del jazz internazionale, l’innovatore Chris Cheek. Inizia subito puntando alle stelle la nuova edizione del Serravalle Jazz, il festival musicale realizzato dalla Fondazione Teatri di Pistoia e dal Comune di Serravalle Pistoiese (Pistoia) che da domani e fino a mercoledì animerà il borgo, con un "main stage" decisamente suggestivo, la trecentesca Rocca di Castruccio Castracani.

Musica suonata da ascoltare alla sera proprio in Rocca, ma anche musica raccontata attraverso incontri e presentazioni di libri che si svolgeranno invece al pomeriggio nell’altrettanto affascinante contesto dell’ex Oratorio della Vergine Assunta (dove, per altro, si può godere della visione di un interessante e frammentario ciclo di affreschi la cui realizzazione è stata attribuita al Maestro della Cappella Bracciolini). Da quest’anno entra in gioco inoltre una nuova location, anche questa a carattere spiccatamente artistico-culturale, la Torre del Barbarossa eretta all’inizio del 1100. Un paio di dritte pratiche prima di entrare nel vivo del programma: tutti gli eventi sono a ingresso libero e, nelle quattro giornate, sarà disponibile un servizio di bus navetta gratuito per raggiungere il borgo (dalle 20.30, in zona farmacia Masotti). E ora il dettaglio degli appuntamenti. Prima del live dell’Orchestra con Chris Cheek (domenica ore 21), lo scrittore Franco Bergoglio presenta (alle 18.15, nell’ex Oratorio) la biografia di Sidney Bechet, uno dei grandi protagonisti della prima era del jazz. Rotto il ghiaccio, eccoci quindi a lunedì 26 agosto inaugurato dal seminario su "Ornette Coleman e la forma del jazz che verrà" a cura del critico musicale Lorenzo Becciani (ore 18.15) per indagare come l’impronta di Coleman abbia cambiato il modo di suonare e ascoltare il jazz.

Seguiranno il particolarissimo concerto del sassofonista Dario Cecchini (ore 19.30, Torre del Barbarossa), quasi un’operazione musicale ricamata sul luogo che l’accoglierà, e l’esibizione del Rita Marcotulli Trio in Rocca (ore 21), formazione composta da Rita Marcotulli (piano), Israel Varela (batteria) e Ares Tavolazzi (contrabbasso) a proporre commistioni tra jazz, flamenco, musica araba e indiana.

La giornata di martedì 27 agosto è scandita da tre appuntamenti, il primo alle 18.15 con Andrea Polinelli a raccontare il suo libro dal titolo "Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema", il secondo alle 21 in Rocca con l’ensemble in residenza per l’edizione 2024 del Serravalle Jazz, Jacopo Fagioli "Emerged Echoes", e a chiudere l’eccellente ospitata di due grandi musicisti italiani, Giovanni Guidi (piano) e Luca Aquino (tromba), accomunati non solo da un grande talento ma anche da una straordinaria affinità artistica. Giornata di chiusura il 28 agosto aperta (ore 18.15) dall’incontro con Francesco Martinelli su "Dall’opera lirica al jazz", cui seguirà alle 21 l’assegnazione del Premio Sellani a Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia. Sarà loro il compito di inebriare il pubblico interagendo in concerto con un supergruppo composto da Nico Gori (sax), Massimo Moriconi (contrabbasso), Stefania Scarinzi (voce), Piero Frassi (piano), Ellade Bandini (batteria). Ulteriori informazioni e dettagli sulla rassegna sono disponibili on line su www.serravallejazz.it.

Linda Meoni