foto Regalami un sorriso
Cutigliano (Pistoia), 14 luglio 2024 – Un omaggio semplice e potente, come l'affetto sincero per un amico che non c'è più. Questo è il significato profondo della panchina installata sulla vetta de La Cuccola, a 1042 metri d'altezza sopra il pittoresco borgo di Cutigliano, in memoria di Marco Sisi, imprenditore e sportivo scomparso lo scorso anno. Marco, un uomo il cui spirito e la cui presenza hanno lasciato un'impronta indelebile nel cuore di chi lo conosceva, è andato avanti, ma il suo ricordo vive tra coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
Un'impresa di amore e dedizione
L'idea di commemorare Marco con una panchina in un luogo tanto suggestivo quanto impervio è nata tra i suoi amici più cari, determinati a perpetuare il suo ricordo in modo tangibile e duraturo. Il progetto ha preso vita grazie alla lavorazione di tre quintali di legno, finemente intagliato da un unico tronco. La sfida non si è fermata qui: la panchina è stata trasportata a braccia lungo una ripida salita con un dislivello di 600 metri e pendenze superiori al 25%, un percorso arduo che ha richiesto forza fisica e determinazione.
Un giorno di celebrazione e ricordo
L'inaugurazione della panchina è avvenuta in una giornata speciale, con la partecipazione di una cinquantina di amici e conoscenti che hanno deciso di affrontare la salita per rendere omaggio a Marco. L'evento è coinciso con il passaggio della "Corsa dei Capitani", una competizione podistica che ha portato un numero inusuale di spettatori in quel luogo altrimenti tranquillo e solitario.
Un panorama che parla all'anima
Seduti su quella panchina, lo sguardo si perde all'infinito sopra le alte vette dell'Appennino. È un luogo dove l'anima trova quiete, dove il silenzio della natura si fonde con i ricordi e l'affetto per Marco. Quella panchina rappresenta più di un semplice oggetto: è un simbolo di amore, amicizia e del legame eterno che trascende il tempo e lo spazio.
Un ricordo che vive
La panchina sulla vetta de "La Cuccola" è destinata a diventare un luogo di pellegrinaggio per tutti coloro che hanno conosciuto Marco e che desiderano ricordarlo. È una testimonianza del potere della comunità e dell'amore condiviso. Marco può non essere più fisicamente tra noi, ma il suo spirito vive in quel luogo, in ogni alito di vento, in ogni panorama mozzafiato. In un mondo spesso frenetico e distratto, gesti come questi ricordano l'importanza dei legami umani e del ricordo. La panchina sull'infinito è una celebrazione della vita di Marco Sisi, un invito a fermarsi, riflettere e lasciarsi ispirare dal paesaggio e dai ricordi. Un omaggio semplice ma potente, come l'affetto sincero per un amico che non c'è più, ma che continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha amato.