REDAZIONE PISTOIA

Un’altra mattinata da incubo. Tragedia sui binari e cantieri. Spostarsi diventa impossibile

All’alba di ieri alla stazione di Prato un uomo finisce sotto a un treno: circolazione bloccata per ore. E chi ha preso l’auto si è trovato in un ingorgo infinito, amplificato dai lavori che fanno da ’tappo’ .

Viaggiatori in una stazione (foto d’archivio)

Viaggiatori in una stazione (foto d’archivio)

PISTOIA

É stata un’altra mattinata da incubo per i pendolari pistoiesi della linea Lucca – Firenze. La circolazione ferroviaria è andata in tilt a partire dalle 6 quando un uomo si è gettato sotto uno dei primi treni del mattino nella stazione di Prato Porta al Serraglio. L’uomo è morto sul colpo. Un gesto della disperazione che segue di poche ore quello compiuto da una persona di 68 anni a Pistoia, nel pomeriggio di martedì, all’altezza del passaggio a livello di via Spartitoio. Quello di ieri è stato un nuovo dramma umano che, come ulteriore conseguenza, ha bloccato migliaia di pendolari pistoiesi e pratesi, ma anche provenienti da più lontano.

Per rimuovere la salma della persona che si è tolta la vita, la stazione di Prato Porta al Serraglio è rimasta chiusa per ore. Contemporaneamente, i treni della mattina da Lucca per Firenze sono stati cancellati: i treni 18655, 18657, 18659, 18501, 18661 e 71219 non sono stati effettuati, mentre altri convogli, compresi quelli diretti da Firenze verso Pisa e Viareggio, hanno subito forti ritardi. La circolazione è rimasta sospesa fino alle 8, dopodiché è stata riaperta solo su un binario. La situazione sui treni è tornata alla normalità a fine mattinata.

Il caos dei treni ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla viabilità stradale. In tanti, vista l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro con il treno, hanno scelto di utilizzare l’auto da Pistoia verso Prato e Firenze. Risultato: la zona della stazione, la rotonda della Vergine, la circonvallazione, la via Pratese semi-bloccate per ore.

Code e caos anche nelle vie cittadine, già in affanno per i numerosi cantieri aperti: tra le 7 e le 9 è sembrato che tutto il traffico stradale fosse bloccato in un enorme ingorgo di cui non si capiva più dove fosse l’inizio e dove la fine. A causa del momentaneo blocco alla circolazione sulla tratta ferroviaria Firenze-Prato-Pistoia, Autolinee Toscane ha tempestivamente tentato di metterci una pezza consentendo ai possessori di titolo ferroviario di utilizzare i bus extraurbani di linea che collegano le tre città. Un’iniziativa, presa di concerto con la Regione Toscana, che tuttavia da sola non è riuscita ad evitare il caos.

Per quanto la tecnologia stia facendo e possa fare passi da gigante per minimizzare la frequenza di guasti a treni e apparati di circolazione, i suicidi rimangono un dramma umano che rimarranno sempre possibili lungo i binari. É doveroso ricordare che in Italia esiste la rete di volontari di "Telefono Amico Italia" che tutti i giorni, dalle 10 alle 24, risponde al numero di telefono 02 2327 2327 a tutti coloro stanno vivendo un momento di difficoltà interiore.

F.S.