REDAZIONE PISTOIA

Vaccini. Autocertificazioni false, quattro famiglie nei guai

I bimbi rischiano l’esclusione da scuola. I controlli dei Nas: per i genitori potrebbero esserci rilievi penali

Una vaccinazione (foto di repertorio)

Pistoia, 10 settembre 2018 -  Caos vaccinazioni. A pochi giorni dall’inizio della scuola, sono diverse le famiglie in attesa di un responso perché non in regola con gli obblighi vaccinali. Ben venti quelle su cui sono in corso le verifiche da parte dell’Asl e dei funzionari dei servizi educativi del Comune. Intanto, è scoppiato un caso ben più grave. Si tratta del risultato dei controlli effettuati nelle ultime settimane dai carabinieri del Nas di Firenze, che avrebbero accertato ben 4 autocertificazioni false. Ma di che cosa si tratta? In realtà, per questo anno scolastico le autocertificazioni sono state sospese, in quanto scatta da subito l’esclusione per tutti quei bambini che non sono in regola (fatti salvi i casi in cui sono previste le deroghe).

Dunque, mentre a settembre dell’anno scorso, l’autocertificazione serviva a quelle famiglie che dovevano concludere il percorso vaccinale e si impegnavano ad effettuare le sedute entro l’anno, oggi vale, di fatto, quanto risulta dall’anagrafe vaccinale unica e digitalizzata dell’Asl. E sarebbe proprio questo il passaggio chiave che ha permesso ai militari del Nas di scoprire le irregolarità: quattro le famiglie che avrebbero attestato il falso al momento della iscrizione. L’esistenza di una banca dati unificata e digitalizzata per la Toscana, infatti, ha permesso di portare rapidamente a termine i controlli. In alcuni casi, la discrepanza tra la dichiarazione della famiglia e il dato risultante nei registri dell’Asl si giustifica per il fatto che si tratta di documenti in via di acquisizione: questo vale, per esempio, quando il bambino proviene da un’altra Regione o dall’estero. In quel caso, è ipotizzabile un ritardo nella acquisizione dei dati sanitari. Ma, a quanto sembra, non sarebbe questo il caso delle quattro famiglie pistoiesi, per le quali potrebbero profilarsi anche guai giudiziari. I genitori di questi bambini, infatti, rischiano fino a due anni di reclusione per falso ideologico.

Intanto, come detto, vanno avanti i controlli per accertare le posizioni di tutte quelle famiglie che risultano ancora non in regola con i documenti presentati. Si tratta di una ventina di casi, su cui sono in corso le verifiche dei funzionari dei servizi educati del Comune. Ma come stanno le cose riguardo alle deroghe? La possibilità di essere sollevati dall’obbligo vaccinale esiste, ma è limitata a due situazioni. Quella di chi è immune perché ha già avuto la malattia: ma anche in questo caso bisogna presentare le analisi sugli anticorpi specifici. E quella, infine, di quei bambini impossibilitati a vaccinarsi perché immunodepressi (una minoranza) per i quali è il pediatra a certificare la particolare situazione clinica.