I ricoveri dei bambini negli ospedali della Toscana per virus respiratorio sinciziale sono stati praticamente azzerati. È il migliore risultato che si potesse sperare dopo l’avvio, da tre mesi, della campagna di immunizzazione negli ambulatori pediatrici, rivolta ai bambini nati da aprile del 2024. E a beneficiarne sono anche i più grandi, bambini in età scolare che in quest’inverno si sono ammalati assai di meno. Non è la sola buona notizia di questa stagione, dato che anche la campagna vaccinale ha avuto risultati mai visti, grazie al nuovo vaccino spray per i piccoli a partire dai due anni di età. Facciamo il punto della situazione con la dottoressa Vanessa Perone, segretaria provinciale della Fimp, Federazione italiana dei medici pediatri.
Dottoressa come sta andando questa stagione per i più piccoli? "Il dato eclatante è l’ottimo risultato della campagna di immunizzazione con la somministrazione dell’anticorpo monoclonale (mAB) Nirsevimab, contro il virus respiratorio sinciziale, a tutti i neonati e ai bimbi nati dal 1 aprile 2024 e a quelli con fattori di rischio fino ai due anni di età. La risposta è stata altissima, quasi al 100 per cento. Anche le famiglie non favorevoli ai vaccini, hanno aderito. E i risultati li abbiamo visti nei nostri pronto soccorso e nei reparti di pediatria: quest’anno non ci sono stati bambini ricoverati per questo virus e sono calati drasticamente i ricoveri per le patologie delle vie respiratorie. Come dire che a beneficiare di questa immunizzazione è stata una platea ben più vasta di quella per cui la campagna è destinata".
Casi di influenza? "In realtà, diversamente dagli anni passati, quando registravamo il picco per i piccoli tra Natale e capodanno, quest’anno deve ancora arrivare. Per ora abbiamo avuto solo casi di virus para influenzali, e soprattutto virus gastrointestinali, che però non sono più legati alla stagione, e si presentano tutto l’anno. E per quelli ricordiamo che la migliore cura è usare le soluzioni reidratanti orali, che contengono i sali minerali, visto che il rischio più grande è quello della disidratazione. Invece ricordo che in caso di febbre è bene usare il paracetamolo, ma non l’ipobrufene, soprattutto se è associato al virus intestinale, in quanto può portare problemi ai reni in caso di disidratazione. In ogni caso, vale la regola di rivolgersi al pediatra e di evitare l’auto cura".
Come è andata la campagna anti influenzale? "Quest’anno abbiamo avuto, se era possibile, anche un incremento delle adesioni, grazie soprattutto alla possibilità, per i bimbi dai due ai sei anni di età, di usare anche lo spray nasale. Si tratta di una modalità di somministrazione del vaccino senza dolore che sta dimostrando una capacità di protezione elevata. Anche perché viene utilizzata la stessa via di accesso del virus, ovvero la via nasale. E si parla già di uno studio per realizzare un vaccino anti Covid che sia uno spray nasale. Io ricordo anche l’opportunità di tenere pulito il naso attraverso i lavaggi nasali, da fare per tutto l’inverno, in via preventiva, e poi al bisogno da usare in caso di influenza, da abbinare con prodotti a base di acqua di mare".
Martina Vacca