Ovunque "scrolli", su qualunque pagina social tu atterri, alberi, solo alberi. Non c’è chiacchiericcio più appassionato negli ultimi giorni di quello attorno alle potature o alle nuove messe a dimora cittadine. Malati o non malati, troppi o troppi pochi, frondosi oppure spogli, giovani oppure vecchi: nel calderone c’è un po’ di tutto, tra chi millanta competenze, chi ne ha davvero e chi vuole solo gettar benzina sul fuoco. Ovviamente al centro della discussione a farla da padrona c’è viale Matteotti, le cui operazioni di taglio avviate lo scorso 5 febbraio hanno catturato l’attenzione di tanti che in cerca di delucidazioni hanno "citofonato" Facebook. Da lì la sequenza fiume di commenti e azzuffate a parole. Volendo ricordare le specifiche dell’intervento che riguarda proprio viale Matteotti fornite dagli stessi uffici comunali, sono dieci in tutto i platani abbattuti che verranno sostituiti da sedici nuovi alberi. "Le piante da abbattere sono inserite nella classe di propensione al cedimento C, cioè al limite della loro vita naturale e la loro stabilità è stata compromessa anche dai tagli colturali e gli interventi sulla sede stradale effettuati in passato. I nuovi sedici alberi che sostituiranno quelli abbattuti sono sempre platani, ma di una varietà diversa – spiegano gli uffici nella nota diffusa nei giorni scorsi -. Il Platanus orientalis Cuneata che raggiunge un’altezza tra 15 e 20 metri, ma ha una chioma più compatta e adatta ai viali. Inoltre saranno messi a dimora a circa dieci metri di distanza l’uno dall’altro in modo che la pianta abbia lo spazio per svilupparsi naturalmente. A sostegno delle nuove piante sarà realizzato anche un impianto di irrigazione a goccia". L’intervento, si ricorda ancora, oltre alla tutela della sicurezza, rientra in un piano complessivo di riqualificazione del viale approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio nel 2022 ed è svolto nell’ambito della riqualificazione del quartiere di San Lorenzo con fondi Pnrr.
l.m.