
PISTOIA "È il momento del dolore e della preghiera, del ringraziamento per il percorso tracciato da questo Papa". Così don Massimo...
PISTOIA"È il momento del dolore e della preghiera, del ringraziamento per il percorso tracciato da questo Papa". Così don Massimo Biancalani commenta la scomparsa del pontefice che ha lasciato tutti attoniti, ieri mattina, quando intorno alle 10 sono comparse le prime notizie. La parrocchia di Vicofaro e il centro di accoglienza gestito da don Massimo sono legati particolarmente alla figura di Francesco, da sempre sostenitore del progetto creato da don Massimo, tanto che nel 2020 arrivarono nelle casse della Curia pistoiese ben 20mila euro direttamente dal conto corrente papale. "Incontrai Papa Francesco nel 2017-racconta don Massimo ancora commosso- e in quell’occasione gli illustrai il progetto che avevamo creato, il centro di accoglienza migranti nella parrocchia di Vicofaro.
Dopo pochi giorni, arrivò una lettera del cardinale che al tempo gestiva un dicastero creato proprio da Papa Francesco, dedicato ai diritti umani e al tema della migrazione. In quell’occasione mi si annunciava che sarebbero arrivati 20mila euro per sostenere il progetto. Non mi sorpresi – aggiunge- Papa Francesco conosceva bene il tema, i suoi genitori per primi furono costretti a spostarsi in un Paese lontano ma questo suo segnale di vicinanza mi ha dato il coraggio e la tenacia di continuare quello che stavo facendo, convinto di seguire il messaggio che lui stesso ha lanciato poco dopo la sua elezione".
Don Massimo ricorda che proprio da questo Papa ha preso ispirazione per trasformare la sua chiesa in una casa aperta a tutti. "Lessi con attenzione il suo primo documento ufficiale, si chiamava "Evangelii Gaudium", dove Papa Francesco chiedeva che le chiese fossero trasformate in ospedali da campo: ecco è questa la più grande testimonianza che ci ha lasciato, che mi ha lasciato. Una chiesa aperta, rifugio dei poveri dove si curano i migranti. Non solo, ci ha riportati alla sacralità del Vangelo e credo che su questo la chiesa non possa tornare indietro, non deve farlo".
La speranza della parrocchia di Vicofaro e di don Massimo è che arrivi un nuovo pontefice che prosegua il percorso tracciato da Bergoglio,. "Sono fiducioso che il percorso che ci ha portati fino ad oggi non sarà interrotto. È fondamentale proseguire seguendo le preziose orme che ci ha lasciato Papa Francesco. La chiesa non può, non deve tornare indietro, potranno esserci passi più lenti e più veloci ma la sacralità evangelica dovrà continuare a guidare il nostro cammino. Io continuerò a farlo almeno fino a quando me lo consentiranno, portando nel cuore Francesco".
Michela Monti