REDAZIONE PISTOIA

Vicofaro, oggi Rossi firma l’ordinanza

Accordo dopo la nuova riunione in Regione: Asl e curia entro un mese troveranno una sistemazione a molti dei migranti di don Biancalani

Oggi il presidente Enrico Rossi firmerà l’ordinanza che avvia il percorso amministrativo per la soluzione – entro fine mese o al massimo entro un mese – della questione Vicofaro. Sarà l’ultimo atto del governatore, che da domani dovrebbe di fatto passare le consegne a Eugenio Giani.

L’ordinanza della Regione è il frutto partorito dalla seconda maxi riunione in pochi giorni dedicata all’emergenza socio-sanitaria creatasi nella parrocchia di Santa Maria Maggiore, centro di accoglienza per migranti senzatetto realizzato da anni da don Massimo Biancalani. Ieri a Firenze si sono di nuovo incontrati per ore dirigenti Asl, della Regione, della curia pistoiese, della prefettura, della questura, don Biancalani e il sindaco Alessandro Tomasi.

L’accordo è ancora da limare e precisare nei suoi aspetti più dettagliati, ma l’atto firmato da Rossi indica il percorso verso la definitiva risoluzione dell’emergenza e di conseguenza delle tensioni tra parrocchia, Comune e parte dei residenti di Vicofaro che negli ultimi tempi, aggravate dalla pandemia, si erano fatte sempre più preoccupanti.

L’ordinanza regionale in pratica incarica l’Azienda sanitaria locale di attivarsi per trovare soluzioni concrete per il ricollocamento di parte dei circa 180 ospiti della parrocchia guidata da don Biancalani: a Vicofaro potrebbero rimanere dai 30 ai 50 ospiti stranieri, gli altri – aveva già dichiarato il parroco dopo il primo vertice in Regione – potrebbero alloggiare in strutture di piccole-medie dimensioni tra Firenze, Prato e altre città toscane. Al momento, filtra dall’incontro di ieri che un’altra diocesi oltre quella pistoiese si è detta sin da subito disponibile ad accogliere un certo numero di migranti di Vicofaro.

Di certo, il nodo dell’accordo sarà quanto stabiliranno insieme l’Asl e la curia. Scartata invece l’ipotesi, inizialmente ventilata, di alloggiare parte dei migranti in alberghi sanitari: costerebbe sui 60 euro a testa al giorno, per una cifra totale troppo elevata. Tra i temi sul tappeto, la possibilità che in futuro i progetti d’accoglienza di Vicofaro possano essere sostenuti da erogazioni regionali attraverso la cosiddetta legge sui ‘diritti samaritani’ (cibo, salute e un tetto per tutti).

Soddisfatto il sindaco Tomasi: "E’ stato finalmente riconosciuto da tutti – dichiara dopo la riunione fiume di ieri pomeriggio-sera – che a Vicofaro c’è un problema da affrontare e risolvere. Il sopralluogo dell’Asl a Santa Maria Maggiore ha riscontrato un sovraffollamento in tempi di Covid troppo pericoloso per ignorarlo ancora. Un rischio sanitario sia per i migranti ospitati sia per i cittadini che abitano nella zona e in generale per i pistoiesi".