REDAZIONE PISTOIA

Vigili del fuoco. Tutele per chi rischia infortuni e malattie: "Noi in prima linea"

Il vertice con il coordinatore nazionale Cgil e i rappresentanti Anmil "Manca un’assicurazione anche per le cure e dispositivi adeguati". Il comandante Priori: "Siamo esposti a interventi e sostanze pericolose". .

Vigili del fuoco. Tutele per chi rischia infortuni e malattie: "Noi in prima linea"

"Siamo di fronte a un paradosso: i vigili del fuoco che sono esposti, per il servizio che svolgono, a tutti i pericoli possibili e immaginabili, non hanno un’assicurazione legata agli infortuni sul lavoro". Lo ha detto Mauro Giulianella, coordinatore nazionale della Cgil funzione pubblica dei vigili del fuoco, partecipando ieri a Pistoia all’incontro promosso dalla locale Cgil, che si è svolto al circolo di Capostrada, presenti esponenti dell’associazione Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e del Centro di documentazione amianto e malattie correlate ‘Marco Vettori’. "Siamo qui per informare la cittadinanza delle problematiche del corpo nazionale vigili del fuoco, relativamente alla sicurezza sul lavoro – ha detto Giulianella –. Noi, che siamo esposti a tutti i pericoli, non abbiamo le malattie professionali riconosciute. Non abbiamo neppure un giusto adeguamento, da parte dell’Amministrazione, relativamente alle spese per le cure". La Cgil Funzione pubblica ha richiesto al parlamento europeo di riconoscere le malattie professionali e la copertura Inail per i vigili del fuoco, segnalando anche la mancanza di dispositivi di protezione individuale e l’esposizione ad agenti inquinanti che a lungo andare può esporre a malattie cardiovascolari e tumorali.

"La sicurezza è un aspetto fondamentale – ha affermato il comandante dei vigili del fuoco di Pistoia, Fabrizio Priori -, sia in quanto ente di controllo, sia al nostro interno. Il nostro personale è spesso esposto a interventi particolari, con sostanze complesse e pericolose". "È significativo – ha sottolineato Daniele Gioffredi, segretario provinciale della Cgil – che sia stata scelta Pistoia per questo incontro, dove si parla di malattie professionali amianto correlate, che hanno colpito molti lavoratori della Breda, ma anche tante altre persone che hanno lavorato in altri settori. Ricordo che solo in Toscana sono oltre 7.000 le denunce effettuate da lavoratori, ma anche cittadini, che sono stati esposti all’amianto e sappiamo che il picco più alto della malattia lo avremo nel 2025". "Oggi siamo insieme ai vigili del fuoco e ai loro rappresentati – ha affermato il presidente regionale di Anmil, Alessandro Grassini – per fare in modo che la sicurezza nei luoghi di lavoro parli a 360 gradi".

"Siamo in prima fila per far riconoscere le malattie professionali anche ai vigili del fuoco", ha dichiarato Daniele Manetti, responsabile della commissione regionale Anmil per le malattie professionali. All’incontro è intervenuta anche Sandra Fabbri, direttrice della Fondazione Attilia Pofferi e coordinatrice del Centro di documentazione ‘Marco Vettori’. "La Toscana – ha detto Fabbri – è la regione del centro Italia con il maggior numero di vittime di patologie legate all’amianto".

Patrizio Ceccarelli