
di Elisa Capobianco
PISTOIA
Arriva da Prato, ma di campanilismi non ne vuol sentir parlare. Bazzecole, superate da tempo e dai tempi. Il nuovo comandante della polizia municipale di Pistoia, Ernesta Tomassetti, sorride. Lei in Pistoia ha visto un’occasione e prospettive "interessanti". Conosce abbastanza la città da notare che "a differenza di molte altre realtà toscane" ha saputo ridare vita al proprio centro.
Comandante, com’è Pistoia vista da Prato? Sa quelle vecchie ruggini...
"Devo essere sincera. Non ho mai davvero percepito rivalità tra le due città. Sono entrambe importanti e con un’economia importante, sebbene in settori diversi. Le dirò, i pratesi hanno un’idea molto positiva dei ’vicini’".
E lei?
"Conosco Pistoia come utente, tanto quanto basta da aver valuto che sarebbe stata un’opportunità di crescita professionale e umana dopo aver trascorso 12 anni a Prato. Ho accettato con onore la proposta".
Partiamo dal personale, tre parole per descrivere se stessa.
"Disponibile, aperta all’ascolto e determinata".
Una donna al comando: quanto, se lo è, più difficile?
"Inutile negare che il mio ambito è prettamente maschile, ma non ho avuto problemi particolari. Nella vita, in generale, però una donna spesso deve impegnarsi il doppio per emergere".
Si è appena insediata al comando di Pistoia, ma qual è la prima cosa in agenda?
"Mi concentrerò sulla riorganizzazione dell’organico. Più pattuglie per strada, maggior presenza anche in periferia. Voglio che la polizia municipale sia vicina alla gente con servizi di prossimità. E anche per questo combatterò contro il superfluo, la burocrazia che invece indispettisce le persone".
Organico permettendo...
"Ogni servizio è sempre sotto organico... Conto però sul supporto che arriverà dai quindici nuovi agenti che verranno assunti prossimamente".
Un settore che, secondo lei, potrebbe essere meglio sfruttato?
"Uno su tutti il nucleo motociclisti. Abbiamo già quattro moto che potrebbero essere sfruttate, serve soltanto un piano. Credo che la moto sia il mezzo più pratico per raggiungere anche luoghi più periferici".
Ha già individuato delle priorità per Pistoia? Ha fama di città tranquilla, ma guardando la classifica italiana sull’indice di criminalità le sorprese sul fronte furti e incidenti non mancano...
"Lavorerò sulla sicurezza intesa come sinonimo di gestione del territorio ed educazione civica stradale, tema a me molto caro. Tradotto: più controlli e campagne di sensibilizzazione, ad esempio, nelle scuole".
Tema Covid: userà il pugno duro nel monitoraggio del territorio?
"Il rispetto delle regole va garantito tra cittadini e commercianti, con il supporto di tutte le forze dell’ordine. Però credo che servano empatia e flessibilità: le situazioni vanno valutate di volta in volta, dato il momento difficile".