Violenza sessuale nel vicolo. E video della vittima minorenne. Due condanne in abbreviato

Si è concluso il processo di primo grado nei confronti di due ventenni pistoiesi. Le immagini erano state cancellate dal telefono, ma furono ritrovate dagli investigatori .

Violenza sessuale nel vicolo. E video della vittima minorenne. Due condanne in abbreviato

Violenza sessuale nel vicolo. E video della vittima minorenne. Due condanne in abbreviato

Si è concluso nella tarda mattinata di ieri in tribunale, a Firenze, il processo di primo grado che vedeva due ventenni pistoiesi accusati, in concorso, di violenza sessuale su una minorenne e di produzione di materiale pedo-pornografico. Il processo si è celebrato con la formula alternativa del rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena prevista, davanti al giudice per le udienze preliminari Antonella Zatini, pubblico ministero Benedetta Foti.

La pubblica accusa aveva chiesto la condanna per entrambi gli imputati: 4 anni e 6 mesi per uno e 3 anni e 6 mesi per l’altro. La pena finale è stata di 3 anni e 2 mesi per il primo, per il quale si aprono quindi le porte del carcere, e di 2 anni 4 mesi, per il secondo imputato, al quale è stata riconosciuta l’attenuante della minore partecipazione ai fatti contestati. Probabile il ricorso in appello dei difensori.

La vittima si era costituita parte civile. La vicenda, già nota, risale all’agosto di tre anni fa e si verificò di sera, nel pieno centro storico di Pistoia. I tre giovani si erano conosciuti proprio quella sera. Come avevamo già riportato nelle varie tappe giudiziarie di questo drammatico caso, alla fine della serata uno dei due imputati si era appartato con la minore in un vicolo del centro storico. L’amico si sarebbe aggiunto in un secondo momento.

Dopo i primi approcci però la giovane avrebbe deciso di non proseguire quell’incontro che sfociò invece, secondo l’accusa, nella violenza sessuale. E alla fine, mentre la giovane era ancora a terra e senza vestiti, era stato fatto un video con il telefonino. Immagini che non erano state diffuse e subito cancellate dal dispositivo. La ragazza sul momento non aveva detto niente a casa di quello che le era accaduto, ma qualche tempo dopo si era confidata con i familiari ed era stata presentata una denuncia alla polizia. Le indagini furono subito avviate, sotto la direzione del sostituto procuratore Giuseppe Grieco che dispose per prima cosa la perizia informatica sul telefonino.

Il video cancellato fu trovato, recuperato dal "cestino" della galleria. Ed è proprio la presenza di quelle immagini che ha spostato il processo, che era già iniziato in sede gup a Pistoia, davanti al giudice Patrizia Martucci, a Firenze. Alla giudice i difensori avevano presentato istanza di patteggiamento per entrambi gli imputati. Ma la gup Martucci non valutò quell’istanza perchè, a quel punto, il caso diventava della Dda (Direzione distrettuale antimafia), competente per la produzione di materiale pedo-pornografico.

red.pt