Pistoia, 1 dicembre 2024 – Sono stati due giovani, anche loro ospiti del centro di accoglienza per migranti di Vicofaro, ad intervenire quando hanno sentito le grida della ragazza. Lei era a terra, nel giaciglio dove dormiva un altro giovane, 32 anni liberiano, avvolta a una coperta: lui evidentemente stava cercando di violentarla. Per fermarlo lo hanno minacciato, e lei così è riuscita a scappare. I fatti risalgono alla notte tra martedì e mercoledì scorsi, intorno alle 3: poche ore dopo il presunto aggressore è stato fermato dalla polizia. Un fatto gravissimo, quello che sarebbe accaduto nel centro gestito da don Massimo Biancalani, in un quartiere nel quale le difficoltà di convivenza tra gli oltre cento giovani migranti e i residenti, sono ben note.
Questa violenza, consumata a pochi passi dalle villette con giardino della zona, potrebbe far salire la tensione. Ed è anche per questo che don Massimo Biancalani, all’indomani della diffusione della notizia, ha voluto dire la sua, spiegando che nel centro da lui gestito le regole esistono e che finora non erano mai state violate. “I ragazzi sanno benissimo che non è consentito portare ragazze qui e nessuno si è mai permesso di farlo”. Secondo. “Sono stati proprio due dei giovani che da tempo vivono nella mia struttura e che lavorano nel territorio (uno fa il panettiere e l’altro l’operaio edile) a salvare la ragazza, intervenendo prontamente e opponendosi subito al suo aggressore. Uno dei due era in cucina e stava preparandosi da mangiare: è normale a quell’ora perché siamo in tanti e ognuno ha le proprie esigenze”. Ma soprattutto, secondo don Biancalani, il vero problema è l’abisso in cui sono lasciati moltissimi stranieri irregolari a generare i disagi più grandi. “Stiamo parlando di un soggetto con un grave disturbo psichiatrico. Da noi era rientrato da un mese, dopo aver sostato a Vicofaro prima del Covid. Poi aveva vagato, infine era entrato nel Cpr di Potenza. E infine, una volta uscito da lì, era ritornato da noi”.
Ma come sarebbe potuto accadere un fatto così grave? Da una prima ricostruzione, grazie anche al racconto reso dalla vittima in fase di denuncia alla polizia, sembra che i due, la ragazza e il giovane liberiano, si fossero incontrati quella sera stessa nella stazione ferroviaria di Montecatini. Lì avrebbero consumato alcolici e marijuana, poi lui l’avrebbe invitata nel posto dove da un mese ha trovato rifugio, il centro di Vicofaro. Lei lo avrebbe seguito, ma a un certo punto lui l’avrebbe aggredita tentando un approccio sessuale. Dopo l’intervento degli altri due ospiti, lei è scappata verso la stazione di Pistoia, dove ha chiamato la polizia ed è stata soccorsa con un’ambulanza. Dopo la dimissione dall’ospedale, la donna è stata accompagnata in Questura dove ha formalizzato la denuncia. Il giovane liberiano è stato identificato anche grazie ad un selfie che i due si erano scattati la sera prima sul cellulare di lei.
M.V.