ELISA
Cronaca

Vite in bilico tra paura e speranza

Elisa

Capobianco

L’arancione sta diventando il

nuovo colore della speranza. No, il verde no. Non ci interessa più. Gli occhi si perdono adesso su quella lunghezza d’onda che dal rosso scemerà al giallo che il Governo ha annunciato di voler ripristinare come possibilità a cui ambire – a livello italiano – dal 26 aprile dopo averlo cancellato dall’orizzonte. E via, fino a poterci dimenticare dell’angoscia che la pandemia ci ha ficcato nella testa e nell’anima. Piccoli passi verso una normalità che sembra spaventosamente immensa anche soltanto da immaginare. Eppure, i ristoratori di Pistoia iniziano a crederci preparandosi, ennesimo sforzo, alle nuove regole su orari, distanziamento e spazi aperti: "Siamo stanchi, stremati, sull’orlo del fallimento – dicono –. Ma pronti ancora a rimboccarci le maniche pur di lavorare". Prima di loro ci ha creduto il sindaco Alessandro Tomasi che ha annunciato, sfidando la scaramanzia, di essere all’opera per organizzare il calendario degli eventi in Fortezza Santa Barbara. "La partenza? Giugno, luglio", l’ipotesi è ravvicinata. Un’unità di misura che rientra finalmente in uno spazio confinato che non è difficile da immaginare. Negozi, ristoranti ma anche palestre, teatri e cinema aperti. Troppo bello per essere vero. Per potersene convincere davvero servirebbero adesso dei segnali positivi e certezze granitiche. Innanzitutto sul fronte della vaccinazione e delle aspettative (generali) che ha creato. Non in tutti, ma in molti.