REDAZIONE PISTOIA

Vite pistoiesi nel conflitto mondiale: il libro di Maurizio Gori racconta storie di sopravvivenza

Dieci storie di uomini e donne pistoiesi durante la guerra, raccolte da Maurizio Gori, tra eroismi e sopravvivenza.

Dieci voci  dalla seconda  guerra mondiale

Maurizio Gori, giornalista e scrittore

Si scrive "guerra", si legge dolore, sofferenza. Ma anche destino, fortuna, combinazione fortuita che ti salva la vita. O che, in altri casi, segna un’irreversibile fine. Sono dieci le storie raccolte in "Voglio tornare a casa. Vite di donne e uomini pistoiesi nell’ultimo conflitto mondiale" a cura di Maurizio Gori, risultato di un fitto lavoro di ricerca, documentazione e incontri avvenuto nella quasi totalità dei casi con gli eredi familiari di quelle persone, una sola delle quali ancora oggi in vita.

Fine anni Trenta, metà anni Quaranta del secolo scorso, infiamma il conflitto. Milioni di persone comuni si vedono catapultate improvvisamente in una realtà fatta di paure, dolori, tentativi disperati di sopravvivenza. Persone semplici che lottano per la vita e che pur non portando alcuna colpa finiscono internati in campi di prigionia, oppure si rendono protagonisti di atti eroici.

"Ogni storia di quelle raccolte è diversa dall’altra – spiega Gori –. Sono persone generalmente intorno ai vent’anni, fatta eccezione per la donna che ha solo sedici anni, che al tempo della guerra hanno cercato ognuno di fare la propria parte. E allora incontriamo la storia di Ermanno Cappellini, fatto prima prigioniero in Africa e poi mandato nei campi di prigionia in America. Appassionato di scrittura, con un trascorso da dattilografo, chiese e ottenne di realizzare un notiziario interno al campo. Quel notiziario è giunto a noi in forma autentica e questo ci ha permesso di ricostruire la quotidianità di questo gruppo di prigionieri italiani".

Le storie sono accomunate dal fatto di aver per protagonisti gente comune, usciti indenni dalla guerra talvolta per puro caso o, in un solo caso tra quelli qui raccontati, per quello stesso destino decedute, vissute a Pistoia fino alla loro morte o ancora in vita com’è il caso di Maria Filoni di Maresca, oggi di 102 anni, ai tempi dipendente Smi, il che le permise non senza difficoltà e pericolo di rifornire i partigiani delle munizioni. Oltre alle storie, le immagini, con una selezione di fotografie scattate nelle pause dagli addestramenti o comunque in istanti riconducibili alla vita di quegli anni.

La pubblicazione è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Caript e di associazioni e imprenditori locali. Il libro sarà presentato stamani, alle 10, nella sala Maggiore del Palazzo comunale a Pistoia, presenti, oltre a Gori, lo storico Claudio Rosati e il presidente della Linea Gotica Pistoiese onlus Aps Paolo Franceschi. L’evento è organizzato da Linea Gotica Pistoiese con la compartecipazione del Comune di Pistoia e in collaborazione con il Centro Studi Donati.

"L’idea del libro è nata con il presidente della Linea Gotica Pistoiese Franceschi e come spesso accade in casi come questo, si inizia volendo raccontare due storie e poi finisce che ne incroci altre. E così sono diventate dieci. Ma il materiale raccolto – conclude Maurizio Gori – è tale da poter pensare a una prossima uscita che racconti le storie di chi in questo libro non ha voce".