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Sgarbi show: "Pistoia capitale della cultura? Nessuno se n'è accorto"/FOTO e VIDEO

Il critico d'arte in città per visitare la doppia mostra a cura della Fondazione Pistoia Musei non si è risparmiato (per l'ennesima volta) in stoccate alla gestione del titolo conquistato nel 2017

Vittorio Sgarbi con Aurelio Amendola e Luca Iozzelli (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 15 ottobre 2019 - "Pistoia capitale italiana della cultura nel 2017? Neanche a Grosseto se ne sono accorti. Nessuno se n'è accorto. E ne ho la misura dalle conferenze che ho tenuto in giro per l'Italia". A lanciare l'affondo (e non il primo dal momento dell'assegnazione del titolo stesso) è il critico d'arte Vittorio Sgarbi, in città per visitare le due mostre allestite dalla Fondazione Pistoia Musei, l'una a Palazzo de' Rossi, l'altra a Palazzo Buontalenti. Guidato per mano dai due curatori, Iacuzzi e Meneguzzo, e dal padrone di casa Luca Iozzelli, si è lanciato in un tour vorace alle due esposizioni, colorando la visita di sparate a zero all'indirizzo di chiunque, soprattutto politici.

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A tenere banco nella prima parte della visita è stata anche una riflessione attorno alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo -  per Sgarbi troppo povere se non quasi inesistenti in Italia - alla vigilia del pronunciamento del Tar sul negato prestito di una delle opere più famose del Genio, L'uomo vitruviano, al museo del Louvre. Dalle battute politiche - "io suggerisco di fondare un partito che si chiami 'Forza Italia Viva', così da comprenderli tutti", oppure "quando cade un governo è sempre una festa" -, agli affondi sessisti - "sono un noto maschilista, si sa" -, Sgarbi ha lasciato il segno nel suo inconfondibile stile, a volte eccessivo e irriverente, ma certamente ironico.