Pistoia, 16 settembre 2024 – Continua la tenuta dell’export pistoiese di piante vive, che fa segnare un più quasi 3% nel secondo trimestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Tra aprile e giugno le aziende pistoiesi hanno esportato nel Mondo piante vive per un valore di 91,3 milioni di euro, portando ad oltre 240,7 milioni di euro il dato dei primi sei mesi del 2024, in linea con il 2023 (meno 0,46%).
Dati che confermano la leadership toscana con oltre il 40% nell’export italiano nel Mondo, con le imprese pistoiesi che fanno la parte del leone (il 90% dell’export regionale). I dati Istat, elaborati da Coldiretti Pistoia, sono stati diffusi nell’ambito di uno dei tanti incontri di Un Altro Parco in Città.
“Un buon risultato, se consideriamo le turbolenze internazionali, che continuano a rendere costosi i fattori produttivi – spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia –. Un segno che il settore rimane reattivo, nonostante tutte le difficoltà e le marginalità risicate, siamo sempre in prima linea per promuovere il verde e questo l’incontro ci incoraggia a fare sempre meglio, innovando, favorendo il ricambio generazionale e collaborando con altri attori della filiera del paesaggio urbano”.
Il talk “L’albero in città e la forestazione urbana” in cui Tesi ha diffuso i dati era organizzato da Coldiretti Pistoia e Aiapp (Associazione di architetti paesaggisti). Ha messo a fuoco, con il coordinamento di Nicoletta Boccardi e Andrea Cassone, dell’Aiapp, i nodi dell’arredamento verde delle città.
La sezione “Giovani e piante del futuro: i mattoni del paesaggio sono sempre più sostenibili” ha visto protagonisti i vivaisti di Coldiretti Giovani Impresa: Monica Covili, Lorenzo Andreini e Marco Tesi, che hanno illustrato alcune piante che si adattano ai nuovi contesti urbani, considerando la funzionalità e il cambiamento climatico.
“Nei vivai pistoiesi, anche se con difficoltà, è in corso un importante ricambio generazionale”, ha detto Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Pistoia.
I giovani vivaisti hanno parlato degli ‘alberi del futuro’, che già crescono nei vivai pistoiesi e sono pronti per arredare città e borghi di tutta Europa e non solo: ci sono alberi che ‘mangiano’ smog (Acero Riccio), che crescono in fretta e fanno fresco (Paulownia Tomentosa), e che perpetuano le tradizioni come il cipresso.
Il presidente Tesi ha fatto il punto sulle tante innovazioni di processo, con la riduzione costante dell’uso di prodotti impattanti, a favore di agrifarmaci sostenibili. Il direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti ha concluso: “Il vivaismo è un settore che rappresenta una delle punte di diamante dell’economia Toscana”.