QUARRATA
La vicenda che ha coinvolto l’azienda Vot International, dopo l’aggressione a bastonate avvenuta all’interno della stessa nei confronti di un lavoratore pakistano che aveva denunciato ai sindacati le pessime condizioni di lavoro, è andata avanti per quasi due settimane e si è conclusa solamente ieri a tarda sera. Si è conclusa con una grande vittoria per i lavoratori, per i loro rappresentanti e anche per il territorio che ha sostenuto con grande solidarietà gli operai in lotta. A tardissima sera, ieri, l’accordo è stato trovato.
Settantanove lavoratori avranno un contratto a tempo indeterminato. Si passa dalle dodici ore per sei giorni alla settimana alle otto ore per cinque giorni, con un accordo che garantisce un salario superiore a quello precedente. "L’accordo raggiunto – spiega Sudd Cobas – non si limita ad riconoscere agli operai “il minimo” del contratto nazionale di lavoro, ma condizioni migliorative tra cui un passaggio automatico di livello che garantirà un aumento di circa 100 euro lordi per tutti, buoni pasto e pagamento della malattia al 100% fin dal primo giorno".
Un accordo importante che arriva al termine di undici giorni di sciopero e dieci notti passate davanti allo stabilimento. "È la riprova – commentano i rappresentanti dei lavoratori – che lo sciopero e la solidarietà sono la migliore cura contro la piaga dello sfruttamento che affligge la piana dalla provincia di Firenze fino a quella di Pistoia".
Quanto sembrava impossibile solo poche settimane fa è ora divenuto possibile. "Proprio come un anno fa – chiosano i lavoratori – durante lo sciopero dei facchini e montatori Mondo Convenienza di Campi Bisenzio che, partito da 18 operai e durato cinque mesi, riuscì a ridare dignità e diritti con un nuovo contratto a più di duemila addetti in tutta Italia. Come successo alla Strike Day di ottobre. Come tutti in giorni in cui il coraggio della lotta rompe la paura in mondi del lavoro per tanti anni invisibili".
La situazione negli ultimi giorni è stata particolarmente elettrica, e con numerose tensioni, sfociate nel presidio permanente dei lavoratori all’esterno dell’azienda, con l’annesso blocco della produzione. Dopo il primo incontro fra le sigle sindacali presenti in azienda, ovvero Sudd Cobas e Fillea Cgil, andato in scena lo scorso venerdì per cercare di arrivare il più velocemente possibile ad una quadra, ovvero trasformare i contratti dei dipendenti in assunzioni a tempo indeterminato, le parti si erano riaggiornate a mercoledì scorso per intraprendere la vera e propria trattativa che, però, si è protratta più a lungo del previsto. Il tavolo si è protratto anche nella giornata di ieri con un confronto che è proseguito in maniera serrata con i rappresentanti della ditta Vot International (ce ne sono anche altre due, che lavorano per Mondo Convenienza) con qualche passo in avanti arrivato nel primo pomeriggio, fino all’accordo finale arrivato nella notte. Il dialogo, però, non si era mai interrotto anche perché la volontà era sempre sembrata quella di arrivare ad un accordo conclusivo in modo da far ripartire a pieno regime la produzione, una situazione che stava arrecando non pochi problemi all’azienda.