Pistoia, 10 giugno 2021 - Basta girare l'angolo per tuffarsi in vicoli rintanati nel tessuto cittadino che raccontano storie per molti inedite, rimaste sepolte dalla polvere del tempo in attesa che finalmente si potesse spalancare un portone, trovando la chiave giusta da girare nella toppa. Così è accaduto grazie al sodalizio nato tra Istituti Raggruppati e Associazione G713, capace di dar vita a una realtà culturale nuova, che trova naturale sviluppo in una di quelle stradine, vicolo Malconsiglio, nel Polo Culturale Puccini-Gatteschi, una minuscola quanto straordinaria realtà che vanta più di un primato in un unico contenitore. Qui ha sede il teatrino più piccolo d’Italia, il Gatteschi, quindici posti a sedere in tempo non-covid che diventano sette a pandemia in corso, micro-gioiello settecentesco di alto valore artistico-architettonico capace al suo interno di concentrare platea, ‘palco’, camerini, servizi e soppalco in appena 70 metri quadri. E sempre per restare in tema di primati, sarà qui che si svolgerà a settembre (17-19) il primo festival nazionale di microteatro diretto da Tommaso De Santis sul tema “Sabotare la rassegnazione”.
Ancora qui hanno sede il Cinemino Puccini 29 posti (pre-covid) per proiezioni formato ridotto di dieci minuti al massimo, secondo una selezione curata dal Funaro nel mondo del cinema muto o dei cortometraggi e il Caffè Puccini, non solo bar ma anche emporio dove a trionfare sarà la pistoiesità del prodotto e dell’idea. Il tutto sarà restituito alla città il 1° di luglio con una ricchissima serie di eventi e con aperture previste dal giovedì alle domenica, dalle 17 alle 22. Un regalo alla città consegnato da un gruppo di semplici volontari che hanno messo a servizio del progetto tempo, impegno e amore per Pistoia, sostenuti dal prezioso supporto della Fondazione Caript che ha erogato in favore del Polo un contributo (40mila euro) nell’ambito del bando “Piccole bellezze”. “Questo luogo – ha esordito in occasione del lancio del progetto Andrea Massaini, anima di G713 – stava solo aspettando di tornare a vivere. Ed è grazie all’impegno volontario dei tanti soggetti coinvolti che abbiamo potuto condurre in porto questo recupero, in primis gli Istituti Raggruppati che hanno avuto fiducia nell’associazione. Nella nostra idea l’intento è utilizzare il Polo anche per la sperimentazione, come per il teatro privée, ovvero quello che vive del rapporto attore-spettatore uno a uno, o come il teatro spia, quello al quale si assiste osservando da un buco”.
I soggetti che hanno teso una mano al rilancio sono davvero tantissimi, tra questi ci sono anche Fondazione Maic, associazione To Groove Pistoia e Caffè Alzheimer nell’ottica di utilizzare questi spazi anche per un’offerta a un pubblico speciale, sperimentando soluzioni culturali particolari oltre che tradizionali. A salutare questa nuova realtà culturale c’erano anche il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi che ha sottolineato la preziosità del ruolo svolto da ciascuno dei soggetti coinvolti, Alessio Poli per Far.Com che ha contribuito agli interventi, l’artista Dario Longo che ha lasciato la sua impronta artistica in questi luoghi, il presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri e Lorenzo Gori in rappresentanza del cda degli Istituti Raggruppati. “Questo spazio era per noi una ferita aperta, una sorta di macchina pronta a partire sprovvista però di chiave per accendere il motore – è stato il commento di Gori -. L’incontro con Massaini e con G713 ci ha dunque permesso di dar seguito alla memoria, di cui questo luogo è pura espressione”.linda meoni