Pistoia, 11 aprile 2022 - Luoghi comuni, falsi miti, notizie che il filtro del tempo (e delle voci che le raccontano) ha modificato, per meglio dire distorto, con l’obiettivo di offrire una versione della storia viziata e faziosa. Si chiama «Fact Checking», dal nome della collana edita da Laterza che vuole scardinare tutta quella serie di fake news che alimentano il pregiudizio e in generale oscurano la verità, ed è un festival in tre incontri (da lunedì 11 aprile a venerdì 15) pensato da libreria Lo Spazio, Istituto Storico della Resistenza di Pistoia e Editori Laterza, con il sostegno di Conad e il patrocinio di Anpi e Cudir. Sulla ideale «poltrona della verità» siederanno, alternati, sei giovani esperti studiosi che più di altri hanno sentito la responsabilità della conoscenza del passato per la costruzione del mondo che verrà. L’impostazione degli appuntamenti (sempre alle ore 18, sempre alla libreria di via Curtatone e Montanara 20-22, ingresso gratuito) è pensata per sfuggire alla logica ingessata dei classici incontri frontali, in un dialogo a due voci che s’incalzano l’un con l’altra prevedendo l’inserimento di interventi del pubblico in qualsiasi momento. Conclusa la parte «chiacchierata», si passa poi all’aperitivo secondo la formula del bacaro che contraddistingue Lo Spazio, lasciando aperta la possibilità di un confronto anche tra uno stuzzichino e un drink.
Si parte dunque lunedì con Carlo Greppi e Gianluca Falanga, ciascuno partendo nel dibattito dai propri libri, «L’antifascismo non serve più a niente» e «Il buon tedesco» del primo e «Non si parla mai dei crimini del comunismo» del secondo. Il secondo atto del «Fact Checking» martedì, stessa ora stesso luogo, con Eric Gobetti e Francesco Filippi in confronto sulle loro pubblicazioni, concentrandosi in particolare sui rispettivi libri «E allora le foibe?» e «Prima gli italiani! Sì, ma quali?». A conclusione del Festival venerdì tireranno le fila e, ancora una volta, si solleciteranno vicendevolmente, Chiara Colombini e Pino Ippolito Armino a partire da «Anche i partigiani però…» e da«Il fantastico regno delle Due Sicilie. Breve catalogo delle imposture neoborboniche». «Quando abbiamo pensato il festival già allora aveva la sua valenza commenta Mauro Pompei de Lo Spazio -, oggi con l’incalzare della guerra a Est, con il carico di fake news che ogni conflitto porta, a maggior ragione. L’intenzione sarebbe creare una formula simile ogni anno attorno a temi diversi, sempre mantenendo un format il più dialogico posibile, abbattendo quel muro che potrebbe crearsi in una classica formula d’incontro in libreria». linda meoni