Pistoia, 16 aprile 2015 - Tre commesse dal valore complessivo intorno ai 17 milioni di euro per Knorr-Bremse Italia, filiale del gruppo multinazionale attivo nel settore dei sistemi frenanti ferroviari. Di queste, due, dal valore complessivo di sette milioni ridugardano AnsaldoBreda, storico cliente del gruppo tedesco. L’annuncio è stato dato ieri a Campi Bisenzio, nella sede dell’azienda, l’amministratore delegato Roberto Beltrame, che si è detto fiducioso in una crescita per il 2015 dai 62 milioni di fatturato 2014, spiegando che le commesse produrranno in un anno un aumento occupazionale dagli attuali 110 a 130 addetti per lo stabilimento.
Il primo contratto, da quasi 4 milioni, è relativo alla fornitura di nuovi impianti per 70 carrozze a due piani per treni regionali fabbricate da AnsaldoBreda; il secondo riguarda nuovi impianti per 29 tram Sirio, sempre di AnsaldoBreda, destinati alla tramvia di Firenze. A questi due contratti seguirà un’intesa con Alstom da oltre 10 milioni per la manutenzione di impianti installati su treni ad alta velocità. «Siamo in procinto di siglare altri contratti di full service – ha affermato Beltrame – probabilmente la settimana prossima, e con questi potremmo aumentare il numero degli occupati».
Il rapporto fra i due gruppi è di lunga data e pare destinato a proseguire. Lo stesso ad Hitachi in Europa, Alistair Dormer, in visita a Pistoia pochi giorni dopo l’acquisizione di AnsaldoBreda, aveva citato la Knorr-Bremse come uno dei possibili futuri fornitori, allo scopo di creare economie di scala. «Lavoriamo da anni con AnsaldoBreda allo sviluppo dei loro treni regionali, segmento nel quale AnsaldoBreda è leader in Italia. L’auspicio è di poter proseguire la cooperazione», ha aggiunto Roberto Beltrame. All’iniziativa di ieri a Campi Bisenzio hanno partecipato viceministro, Riccardo Nencini e dell’assessore regionale Gianfranco Simoncini.
Quanto alle collaborazioni «i nostri sforzi sono tesi alla ricerca di costanti miglioramenti che, negli ultimi anni, hanno assicurato ottimi rapporti con realtà primarie che desidero ringraziare, perché – ha spiegato Beltrame – se dopo 25 anni siamo qui lo dobbiamo a loro e ai loro dirigenti che ci sono sempre stati vicini». «Nel caso di AnsaldoBreda ci auguriamo che anche la futura proprietà Hitachi – ha concluso il manager della controllata italiana del gruppo tedesco, fra i più grandi al mondo nel suo settore dei sistemi frenanti – confermi i rapporti positivi di questi anni e incentrati all’ottenimento delle migliori performance tecniche e tecnologiche».