Pistoia, 21 dicembre 2024 – La testa sarà anche alle Regionali, come si dice ormai da mesi, ma intanto Alessandro Tomasi si batte il petto da sindaco. E rivendica con orgoglio quanto fatto per la città in questo 2024. “Un anno difficile ma anche entusiasmante – esordisce in conferenza – Nel bilancio abbiamo tenuto fede ai nostri cavalli di battaglia: nessuna tariffa è aumentata, nonostante inflazione e costi. Più stanziamenti per il sociale, sopperendo alla mancanza di risorse statali per il contributo affitti e investendo nel recupero e nel potenziamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Razionalizzazione delle spese della macchina comunale: dall’illuminazione alla riorganizzazione degli uffici in San Lorenzo”.
E poi gli investimenti: “Dal 2017 messi a terra 110 milioni di euro, certificati dalla ragioneria – rivendica –; puntiamo a superare i 150. Risorse proprie, Pnrr, bandi: i molti cantieri in corso parlano chiaro”. Tra i progetti più importanti, il restauro del Manzoni: “Il quadro economico è chiuso, siamo pronti per andare a gara: un cambiamento sostanziale”.
Al centro, il tema urbanistico. A partire dalla zona della stazione ferroviaria: “Per il parcheggio scambiatore a sud, contiamo di andare a gara nel 2025 – auspica –. Un’opera strategica per cambiare volto a quella zona della città. Sull’area ex Breda, siamo in contatto costante con i proprietari: presto saranno affidati i lavori per le opere pubbliche che dovremo avere in contropartita. In San Lorenzo sono ripartiti i lavori alla piazza: un quartiere che avrà vita nuova, allargando il centro storico. E in generale massima attenzione sul piano strutturale, con tanti incontri con i cittadini – rincara –. L’idea di fondo è offrire tutte le opportunità possibili di sviluppo economico al territorio, creando lavoro e ricchezza”.
Già, lo sviluppo economico. “C’è molta richiesta dalle aziende per dislocarsi nel pistoiese – dice Tomasi –. Forse negli anni non abbiamo risposto a tutti, ma ora occorre favorire gli investimenti di qualità, con alta concentrazione occupazionale. E in questo senso già si vedono i primi risultati. Le grandi imprese che operano sul territorio hanno bisogno di spazi e di professionalità. Noi abbiamo bisogno di differenziare la nostra economia ed essere resistenti alle crisi di settore”. A far da contraltare, il nodo infrastrutture: “Rfi vuole chiudere la partita del raddoppio ferroviario – rassicura il sindaco –. Con la chiusura della partita della stazione Foster a Firenze, che sistemerà la questione alta velocità, dovremo giocoforza pensare a una sorta di ’metro di terra’ per incentivare gli spostamenti su ferro. Sulla terza corsia A11 invece non ho novità di rilievo”. Chiusura dedicata alla questione aperta dei lavoratori del call center: “Contiamo di incontrare presto la committenza – conclude –. Intanto monitoriamo la situazione, dando una mano ad alcune lavoratrici che sono particolarmente in difficoltà”.