Abetone Cutigliano (Pistoia), 30 maggio 2023 - Per l’Abetone la fusione con Cutigliano fu un boccone amaro ed emerse fin da subito: la vittoria del no ne fu testimonianza. Il Comune fuso nacque il primo gennaio 2017 su decisione, a maggioranza, del consiglio regionale. Le urne avevano dato risultati opposti: all’Abetone prevalsero i no con 198 voti contro i 113 del sì, mentre a Cutigliano i voti favorevoli furono 641 contro i 58 contrari. La Regione fuse le due amministrazioni, contrariamente a quelle di Capolona con Castiglion Fibocchi dove il risultato delle urne fu identico a quello di Abetone e Cutigliano, e dove i Comuni furono lasciati autonomi. L’annessione all’indebitato (così fu detto allora e ancora oggi si dice), Comune di Cutigliano non è mai stata digerita e oggi, l’ex sindaco Alessandro Barachini torna a mostrare l’ipotesi della secessione, per tornare all’autonomia.
"È ormai evidente che per l’Abetone non c’è un piano B. Dopo 5 anni di amministrazione e dopo aver assistito ai due di questa, sono sicuro che il futuro deve necessariamente passare per un Abetone libero e autonomo. Il fallimento della fusione è sotto gli occhi di tutti. Secondo me – prosegue – c’è una situazione ingovernabile, questa è una fusione nata male e la politica dovrebbe trovare la soluzione per ripianare un torto di cui la politica stessa è colpevole, mentre a pagarne il costo sono i cittadini. Basta guardare il fatto che i territori non sono omogenei per capire che non può funzionare. Vedrei bene un referendum. Ovviamente sono a disposizione per la ricerca di una soluzione. L’Abetone è stato penalizzato dalla perdita dell’autonomia e ha anche finanziato la parte improduttiva del Comune di Cutigliano. La questione del malfunzionamento non è imputabile agli attuali amministratori, si tratta di un progetto nato male e che si avvia a far seccare il ramo buono della pianta, come è sotto gli occhi di tutti".