Pistoia

Primo Maggio a Pistoia, Paolo Andreani: “Basta elemosine, servono salari più alti”

L’appello del segretario nazionale della Uiltucs: “Un lavoratore su tre in Italia guadagna meno di mille euro al mese”

Primo Maggio a Pistoia (foto Acerboni/Castellani)

Primo Maggio a Pistoia (foto Acerboni/Castellani)

Pistoia, 1 maggio 2023 - “Basta elemosine, servono salari più alti, occorre adeguare le pensioni, altrimenti si impoverirà il paese. Utile ma non sufficiente il taglio del cuneo fiscale, necessaria la detassazione immediata degli aumenti contrattuali. Serve ora dunque un colpo di reni per andare al rinnovo dei contratti collettivi”. Lo ha detto Paolo Andreani, segretario nazionale della Uiltucs, la Uil del settore terziario, durante il comizio in piazza Duomo a Pistoia per la manifestazione indetta dai sindacati per il Primo maggio aperta da un corteo partito alle 9.45 da Porta Lucchese. “La Costituzione - ha detto Andreani - ci impone di ridurre le distanze, distribuire benessere, assicurare coesione sociale. La questione salariale attiene alla libertà, alla cura, all'istruzione, alla mobilità sociale. In Italia invece cresce l'occupazione con i contratti a termine e si allarga la platea dei lavoratori a basso reddito. Un lavoratore su tre in Italia guadagna meno di 1000 euro al mese e 4 giovani su 10 guadagnano meno di 9 euro l'ora”. Andreani ha ricordato l'articolo 36 della Costituzione che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”. “La rotta tracciata- ha concluso Andreani - ci conduce verso la madre di tutte le battaglie. Quella contro le diseguaglianze è la sfida più rilevante del nostro tempo”. Maurizio Costanzo