Piave a Nievole (Pistoia), 10 maggio 2020 - La “fase-2” è qualcosa che da queste parti non esiste: o meglio, non è ancora scattata. Un’eccellenza pistoiese in grande difficoltà (suo malgrado). La scuola Loto Rosso, eccellenza delle arti marziali in Valdinievole, precisamente a Pieve a Nievole, diretta dal maestro Riccardo Innocenti e che ha come attività principale il wing chun kung fu tradizionale ed eskrima, è ancora chiusa e rischia di restare inattiva ancora per molto tempo. “Non c’è ancora una data certa per la riapertura delle palestre – sostiene Innocenti – e comunque, da quello che sappiamo, quando decideranno di riaprirle le intenzioni sono quelle di fare entrare una persona ogni 40 metri quadrati, con l’istruttore a 2 metri dall’allievo, tutti con indosso mascherina e guanti. In sostanza, in condizioni proibitive”.
Innocenti è preoccupato, ma come ama sottolineare “sono un ‘guerriero’ e quindi abituato a combattere. Vedremo di superare anche questa, certo non ci scoraggeremo facilmente”. Tra l’altro, la scuola Loto Rosso era stata tra le prime in Italia a interrompere la propria attività. “Prima della sospensione, che decidemmo nei primi giorni di marzo quando la chiusura non era obbligatoria, per puro senso civico cercando di aiutare il prossimo, non guardando al nostro interesse economico, ma a quello sociale, gli atleti si stavano preparando ai prossimi importanti tornei”.
Perché Loto Rosso si occupa di functional cross training e chinese kick boxing, hatha yoga, yoga posturale, discipline olistiche, balli di gruppo, hip hop dance, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, ginnastica artistica e ritmica coreografica, taekwondo per bambini e adulti, aikido evolution, kung fu per bambini, ginnastica dolce, difesa personale, corsi anti stalking e anti bullismo, ma ha un medagliere da fare invidia a molti: 28 medaglie nazionali e internazionali, 9 d’oro, 7 d’argento, 6 di bronzo, con 6 Coppe Italia a fare da contorno. La Loto Rosso si distingue anche per i viaggi studio in Oriente dello stesso Innocenti per il wing chun tradizionale: il maestro ha visitato i luoghi ove tutto è nato e ha preso forma.
“Dove il patriarca Ip Man, il maestro di Bruce Lee, ha vissuto e avuto direttamente l’onorificenza di Sifu a Foshan”, conferma. “Fare attività sportiva anche a ritmo medio basso, ad esempio le arti marziali, con una mascherina non è salutare. Nello spazio tra la mascherina e il viso si creerebbe un’atmosfera ricca di anidride carbonica, espirata durante lo sforzo. Di conseguenza andremmo a inspirare un’aria con un’eccessiva concentrazione di questo gas e una minor concentrazione di ossigeno. Risultato? Capogiri, stato confusionale, mal di testa, aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, fiato corto, aumento della pressione, perdita della coordinazione, problemi di vista, cianosi, stanchezza precoce e anche la perdita dei sensi e lo svenimento, perché se il corpo non può svolgere il lavoro a cui lo sottoponiamo l’unica arma di difesa che ha è quella di fermarsi. Possibile che i vari esperti governativi non lo sappiano?”. Già, gli esperti: la sensazione è che per lo sport occorrerebbe gente come il maestro Innocenti.
Gianluca Barni