Pistoia, 25 maggio 2016 - Un giovane di belle speranze che ha saputo mettersi in mostra. Eric Lombardi, tra i tanti giocatori in cerca di un posto al sole che quest’anno hanno fatto parte della truppa biancorossa, è quello cresciuto maggiormente. Appena arrivato si era visto subito che il ragazzo aveva grandi doti atletiche, ma che al tempo stesso era decisamente acerbo dal punto di vista tecnico e tattico. A Pistoia, grazie al lavoro svolto dallo staff tecnico, è migliorato sotto tutti i punti di vista. E’ diventato un buon difensore e un’arma tattica in attacco. Alla fine ha chiuso la stagione giocando 17.5 minuti di media, realizzando 4.5 punti, 3.3 rimbalzi.
«Sono molto contento di questa stagione – dice Lombardi – di fatto la mia prima vera in serie A. Ho avuto spazio e il coach mi ha dato fiducia e a Pistoia ho trovato un ambiente super e una società che ha fatto di tutto per farci sentire come a casa. E’ vero sono cresciuto molto sia dal punto di vista tecnico che umano». La società ci aveva visto lungo fin dall’inizio tanto da firmare un contratto biennale segno non solo di fiducia, ma anche di programmazione di un futuro basato su elementi giovani e di buon talento. Lombardi anche per la prossima stagione dovrebbe vestire la maglia biancorossa, almeno così dice il contratto.
«Sono ben felice di poter continuare il progetto – taglia corto Lombardi – ed è naturale che vorrei rimanere a Pistoia. Qui si può lavorare al massimo, la città è stupenda, la gente meravigliosa ed io mi sono trovato benissimo, per cui non vedo motivi per dovermene andare». Una stagione super dove però non macano i rimpianti, cosa del tutto normale perché non sempre possono essere rose e fiori. «Il mio rimpianto più grosso – racconta Lombardi – sono le sconfitte arrivate nel girone di ritorno che ci hanno tolto un po’ di serenità nella corsa finale ai playoff. A dire la verità questo non era il nostro obiettivo primario, eravamo partiti per conquistare la salvezza poi strada facendo e, soprattutto, vittoria dopo vittoria l’asticella degli obiettivi si è alzata e, alla fine, è stato bello aver raggiunto questo traguardo. Un po’ di paura di non farcela l’ho avuta anche perchè fino all’ultima partita non eravamo sicuri di far parte della griglia delle prime otto, ma credo che sia stato un traguardo meritato per tutto quello che abbiamo fatto durante l’anno, per il basket che abbiamo espresso e per le vittorie conquistate. Avremmo meritato anche di giocare un partita in più contro Avellino, ma va bene così».