Pistoia, 14 ottobre 2013 - Non giriamoci intorno: pareggiare in casa dell'ultima in classifica non è affatto piacevole. Fa ancora più rabbia se la squadra era in vantaggio e si è fatta recuperare a una manciata di minuti dalla fine del match. Doppio rammarico, doppia arrabbiatura. Maurizio Peluso, autore di una bella doppietta (8 gol in arancione), nel post partita ha esternato tutta la sua rabbia. Stesso discorso per mister Massimo Morgia anche se il tecnico ha una chiave di lettura ben diversa dagli altri. Una voce fuori dal coro che però è doveroso ascoltare. "Attorno alla squadra c'è troppa pressione - ha detto -. E' chiaro che si tratti di due punti persi, non ci sono dubbi, però i ragazzi avvertono l'ansia da risultato e non vanno in campo tranquilli. Noi facciamo il massimo ma non ho mai detto che dobbiamo vincere il campionato. Faremo il possibile per farlo perché abbiamo dei valori che ci consentono di puntare alto ma i nostri compiti sono dare tutto e fare la prestazione". Il messaggio è chiaramente rivolto alla piazza pistoiese: il rammarico per pareggiare a Deruta è naturale ma e lasciamo lavorare la squadra in pace.
La presa di posizione del tecnico è netta: Morgia vuole difendere la squadra, quel gruppo che ha vinto quattro volte e conquistato tre pareggi in questo scorcio di campionato. E pazienza se a Deruta e a Narni la Pistoiese ha raccolto appena due punti. Andiamo avanti, non è ancora il momento di guardare alla classifica e alle altre rivali. Il Morgia-pensiero, legittimo, va però in una direzione diversa rispetto all'opinione dei tifosi. Alcuni tirano le orecchie alla squadra per il 2-2 in Umbria ma manifestano comunque il proprio appoggio. Altri, invece, bacchettano la squadra sostenendo che i punti persi per strada sono già quattro (Narni e Perugia, appunto) e che alla fine questo avrà un peso importante.
L'ambiente arancione, tra squadra, società e tifosi, è dunque frammentato anche se tutti (a loro dire) esprimono la propria opinione per il bene della Pistoiese. L'organico è all'altezza della categoria e lo ha dimostrato, l'imbattibilità dopo sette giornate non è da poco ma è pur vero che non c'è niente di male a storcere la bocca per due pareggi con squadre dalle ambizioni ridotte come Narnese e Deruta. Impegno e serietà non stanno mancando e già questo è motivo di ottimismo per il futuro. Il calcio, poi, è imprevedibile e solo a maggio sapremo se la semina sarà fruttuosa.
Gabriele Terreri
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